Dordogna, sud-ovest della Francia, una placida mattina di primavera. Il corpo senza vita dell’artista di strada Véronique Rignon giace riverso a terra nel suo appartamento. I risultati dell’autopsia non lasciano dubbi: la donna è morta a causa di due colpi alla nuca ben assestati, probabilmente con un oggetto arrotondato come una bottiglia. In assenza di prove, i sospetti della polizia si concentrano su Julian Wood, ex marito della vittima, esperto di orchidee, e Mara Dunn, designer d’interni e sua attuale compagna. A Julian e Mara, circondati dai pettegolezzi e dalla diffidenza del paese ma determinati a scagionarsi, non rimane altra scelta che indagare nel passato della vittima. Un passato oscuro, trascorso prima come infermiera in una clinica per disturbi del sonno e poi con un luna park itinerante, celata dietro una maschera di Pulcinella, quasi volesse far perdere le proprie tracce. Perché Veronique si stava nascondendo, e soprattutto da chi? E come mai quel cambiamento di lavoro improvviso? Mara intanto è abbandonata a se stessa – Julian ha deciso di partire per la Cina alla ricerca di una rarissima orchidea – e da sola deve capire. Prima che sia troppo tardi. Perché il sangue non ha smesso di scorrere in Dordogna.
* I delitti della Dordogna * di Michelle Wan (Ed. Garzanti, trad. di Serena Lauzi, pp. 350, euro 18,60).