Le avventure di Tucker Max cominciano tutte allo stesso modo: alticcio! Ma è impossibile sapere come finiscono, perché tra la prima e l’ultima birra può succedere di tutto. E quando Tucker e i suoi amici raggiungono l’ultimo stadio della famosa “Scala di Tucker Max ubriaco” si salvi chi può. Tucker, arrivato a quel punto, non riuscirà più a mettere a fuoco nemmeno le maniglie delle porte, figuriamoci trovare le chiavi della macchina, e nel frattempo avrà di certo rimorchiato qualche tipa (più è ubriaco, più sarà brutta o grassa), avrà vomitato un paio di volte in modo incontrollabile e si sarà incazzato con tutti, anche con oggetti inanimati (generalmente insultandoli ad alta voce). Poi si sveglierà in qualche posto che non ha mai visto prima e che non riconosce e magari a fianco di una di cui non ricorda nulla. Ma una cosa è certa: il divertimento è totale, anche e soprattutto per i suoi lettori.
* Spero che servano birra all’inferno * di Tucker Max (Ed. Tea, trad. di R. Goracci, pp. 280, euro 12,00).