J.K. Rowling ha scritto nell’introduzione che non c’è obiettivo migliore che mettere la letteratura al servizio della società: è quanto avviene in questi tre racconti di cui Edimburgo è la vera protagonista, con le proprie bellezze storiche accostate alle profonde contraddizioni e lacerazioni sociali che dilaniano ogni grande città. Tre grandi scrittori contemporanei, chiamati a scrivere della loro città, con stili, approcci, immagini diverse, se ne lasciano ispirare e ci regalano tre personalissime storie. Alexander McCall Smith racconta le vicende di un biologo indiano che si trasferisce nella capitale scozzese e, spaesato, cerca goffamente di costruirsi una vita sociale, per soffocare la solitudine e l’acuta nostalgia che prova per la sua famiglia, le sue radici, le sue usanze. Per Ian Rankin, invece, la città serve da sfondo alla caparbia volontà di riscatto di un senzatetto che, grazie alla magia e all’illusionismo, trova un modo per non essere dimenticato, raggiungendo una sua dimensione di celebrità. E, per finire, Irvine Welsh delinea la storia grottesca dell’animale da compagnia preferito di un piccolo boss della malavita, una tigre, che fugge e semina scompiglio, sconvolgendo la tranquillità di un quartiere residenziale.
* Storie di una città * di Alexander McCall Smith, Ian Rankin e Irvine Welsh (Ed. Guanda, trad. vari, pp. 126, euro 13,50).