Guerra alle balene

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Atlantico del Nord, 1855: il comandante Thomas Welcome Roys spara il primo colpo del suo cannoncino a spalla e uccide una balenottera azzurra, dando inizio alla mattanza che avrebbe portato sull’orlo dell’estinzione la specie di maggiori dimensioni del pianeta. Una caccia che raggiunse il suo apice nel ventesimo secolo, quando la grande carneficina dell’emisfero australe abbatté più di due milioni di individui. E ancora oggi alcune nazioni – il Giappone su tutte – rivendicano il proprio diritto a continuare lo sterminio, nel nome di una sovranità territoriale e di antiche tradizioni di pesca. “Guerra alle balene” è una documentatissima denuncia di tutti coloro che, nonostante i divieti, continuano a praticare una caccia spietata, ma è anche un appassionato racconto che ci restituisce tutto il fascino, e il mistero, del mondo marino e dei suoi magnifici abitanti.

* Guerra alle balene * di Andrew Darby (Ed. Longanesi, trad. di Elisabetta Valdré, pp. 336, euro 18,60).

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