New York – È morto ieri, 9 aprile 2011, all’età di 86 anni Sidney Lumet. È stato il regista delle grandi star – Rod Steiger, Katharine Hepburn, Marlon Brando, Ingrid Bergman, William Holden, Vanessa Redgrave, Paul Newman, Anna Magnani – e dei film di impegno civile.
Iniziò a lavorare in teatro e in televisione, passando dietro la macchina da presa a 33 anni con La parola ai giurati (1957), interpretato da Henry Fonda, col quale girò altri quattro film. Una pellicola contro il pregiudizio razziale che ottenne l’Orso d’Oro al Festival di Berlino.
Negli anni ’70 confermerà il suo impegno con film come Serpico (1973) e Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975), entrambi con Al Pacino, e Quinto potere (1976), con Peter Finch e Faye Dunaway, un duro attacco al mondo dell’informazione televisiva. Nel decennio successivo proseguì trattando i temi della giustizia e della corruzione con Il principe della città (1981), Il verdetto (1982), Daniel (1983) e Terzo grado (1990).
Sempre attento all’aspetto formale dei suoi film – “Il come si racconta una storia – diceva – deve essere in qualche modo in relazione con la storia stessa” – nel 1974 realizzò l’adattamento del romanzo di Agatha Christie Assassinio sull’Orient-Express.
Non si trasferì mai ad Hollywood, preferendo ambientare le sue storie quasi sempre a New York, la città dove ha vissuto per tutta la vita. Portò al successo grandi attori premiati con l’Oscar, ma lui ne ricevette soltanto uno, alla carriera, nel 2005. Nel 2007 girò il suo ultimo film, Onora il padre e la madre, con Ethan Hawke e Philip Seymour Hoffman, apprezzato nei festival di tutto il mondo.