Venezia – Presentato alle Giornate degli Autori al festival di Venezia, Il gemello di Vincenzo Marra rientra tra quei film documentari capaci di raccontare realtà tanto quotidiane quanto distanti ai più. La pellicola, che rivela un attento lavoro di scrittura capace di sostenere un racconto della realtà intenso ed emozionante, narra la storia di un ispettore carcerario e di un detenuto nella casa circondariale di Secondigliano.
Terzo capitolo, dopo Estranei alla massa e L’udienza è aperta, del viaggio di Marra attraverso alcune realtà simbolo di Napoli, Il gemello restituisce con estrema fedeltà la claustrofobia del carcere . Il film, realizzato grazie alla caparbietà del produttore Gianluca Arcopinto, risponde anche all’esigenza del regista di “ridurre ancora di più, di quanto già fatto in precedenza, il confine tra fiction e documentario”.