Dopo 3 anni di attesa un passeggero che su un treno Roma-Latina, il 18 marzo 2006, viaggiò su una carrozza fredda e senza riscaldamento verrà risarcito con 1.650 euro. Una sentenza destinata a far discutere.
“Nella giurisprudenza oggi – afferma il responsabile consumatori per il Lazio dell’Italia dei Diritti, Vittorio Marinelli – si verificano due fenomeni concomitanti. Da una parte si assiste ad una sorta di schizofrenia, e dall’altra ad una sostituzione con il giudice di pace nel ruolo che in passato spettava ai pretori. Recentemente la Suprema Corte di Cassazione ha costituito con le ‘sentenze gemelle’ come si deve procedere a una personalizzazione del cosiddetto danno non patrimoniale. Da questo discende il danno morale ed esistenziale.
In questo caso sembra che il giudice di pace abbia richiamato questa misura di danno, esistenziale appunto, procedendo con una sentenza esemplare, che negli Stati Uniti costituisce la norma, ma in Italia continua a non essere applicata come dovrebbe.
“La conseguenza di questa sentenza – conclude il responsabile del movimento presieduto da Antonello De Pierro – sarà sicuramente un ricorso in appello da parte delle Ferrovie dello Stato. Al di là di ciò, l’altro dato che sembra importante è che, come a suo tempo con i pretori, il diritto sembra evolversi grazie ai giudici minori”.