Nella faccia di Silvio Berlusconi si legge la commozione ed il dolore che prova per le vittime del terremoto ed i loro parenti.
“È il giorno della commozione, – ha detto Berlusconi – è stato un dolore, una cosa lancinante e lacerante. Tutte le storie che mi sono venute addosso sono state drammatiche e la sfilata di bare uno spettacolo terribile. Lo dico anche da padre che capisce che dolore può essere la perdita di un figlio. È una cosa che non dimenticherò mai.” Non solo: “L’ho promesso sulle bare – ha aggiunto -, non lasceremo sola questa regione. Già molte persone hanno offerto le proprie case per aiutare gli sfollati del terremoto, e anche io farò quello che potrò offrendo delle mie case. Il governo farà di tutto per allocare in situazioni degne le persone senza tenerle in tende o costruendo baraccopoli o roulotte che sono cose precarie e drammatiche per i cittadini, i giovani e gli anziani. Le sistemazioni in albergo che stiamo organizzando sono una sistemazione degna, niente a che vedere con le tende