La nuova area gratuita da 150 posti in viale Brigate Partigiane messa a disposizione da Genova Parcheggi stenta a decollare. Il parcheggio di interscambio pensato per i clienti dei bagni di corso Italia, che da qui possono raggiungere gli stabilimenti balneari con un biglietto dell’autobus scontato, ospita infatti in media una trentina di auto: troppo poco per una struttura che avrebbe dovuto risolvere il problema delle soste selvagge dei bagnanti. In parte c’è ancora poca informazione. All’esterno dell’area non ci sono cartelli ed è difficile vedere l’ingresso, anche se una seconda entrata verrà allestita presto dal lato della Questura. I dubbi però riguardano altre due possibilità: che i clienti dei bagni preferiscano lasciare la macchina a ridosso degli stabilimenti e che il parking venga congestionato da persone che non vanno al mare.
“Serve una maggiore regolamentazione, affinché questo parcheggio venga utilizzato principalmente dai bagnanti e non da altri”, ha dichiarato Antonella Silipigni, responsabile per la città di Genova dell’Italia dei Diritti. “Quello dei parcheggi – continua – è un problema annoso che l’amministrazione non ha ancora saputo risolvere perché c’è una discrepanza notevole tra il parcheggio per il turista, quello per i lavoratori e quello per i residenti. Si dovrebbe porre una maggiore attenzione al diritto di parcheggio dei residenti e incentivare il turismo regolato, affinché questo non vada a congestionare zona già sovraffollate. Allo stesso tempo non possiamo dimenticare chi per lavoro necessita di prendere l’auto. Genova è una città che ha poche aree, ma si possono identificarne di nuove e riqualificarne delle altre, perché è assolutamente necessario risolvere il problema più annoso di questa città”.