Italiani, meno pesce. Ma più zucchero, dolci e caffè.

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Spaghetti allo ScoglioMeno pesce per gli italiani. Lo dice la Coldiretti.
“Il pesce è l’unico prodotto ad avere una riduzione nella spesa mensile delle famiglie che invece aumenta per tutti gli altri prodotti della tavola che continuano ad essere acquistati e ben pagati dai consumatori nonostante il crollo dei prezzi alla produzione agricola. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi ai consumi delle famiglie italiane nel 2008 dell’Istat che evidenziano una spesa media mensile per consumi delle famiglie italiane per l’alimentazione di 475 euro rispetto ai 466 euro del 2007, in valori nominali.

“La spesa alimentare delle famiglie è stata pari in media – sottolinea la Coldiretti – a 475 euro al mese destinati nell’ordine principalmente all’acquisto di carne per 107 euro, di frutta e ortaggi per 84 euro, di pane e pasta per 82 euro e di latte, uova e formaggi per 65 euro, pesce per 38 euro, zucchero, dolci e caffè per 37 euro, bevande per 42 euro e 17 euro per oli e grassi. Rispetto all’anno precedente l’unico calo – sottolinea la Coldiretti – si è verificato per il pesce mentre il consumo di tutti gli altri prodotti è aumentato con l’incremento percentuale più elevato fatto segnare dalla categoria zucchero, dolciari e caffè”.

“Nel 2008 si è verificato – continua la Coldiretti – un aumento dell’incidenza della spesa alimentare sul totale dei consumi che ha raggiunto in media il 19,1 per cento con valori molto piu’ elevati per le persone sopra i 65 anni in coppie senza figli (21,9 per cento) o sole (21,6 per cento), mentre il valore piu’ basso si registra per i single sotto il 35 anni con appena il 15,5 per cento della spesa totale”.

“Le analisi sull’andamento dei consumi al dettaglio dimostrano che – conclude la Coldiretti – non ci sono giustificazioni per il crollo dei prezzi riconosciuti agli agricoltori all’origine dove si sono verificati forti riduzioni che sono il frutto di distorsioni e speculazioni che danneggiano produttori e consumatori”.

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