Processo Sandri, il padre: “Lo Stato mi deve giustizia”. Ma c’è ancora tanto odio e voglia di vendetta

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Non si placa la richiesta di “vendetta” da parte della famiglia Sandri. Il primo verdetto della giustizia è stato emesso, ma l’odio, perchè di “odio” si tratta è ancora vivo nei cuori dei familiari e non solo.
Questi comportamenti hannio prodotto nuove risse, nuovi scontri e degli arresti. Ne vale la pena ricordare così il proprio figlio? Per Sandri, si. Ed accettiamolo. Come loro e chi li sostiene devono accettare le opinioni e le critiche altrui.
“Mio figlio è stato assassinato dallo Stato e ora lo stato mi deve giustizia”.
Lo ha detto Giorgio Sandri, padre di Gabriele, a un’emittente televisiva dopo la sentenza di condanna a 6 anni dell’agente Spaccatorella per l’uccisione del figlio.
Il padre del giovane tifoso ha dichiato che chiederà “spiegazioni ai ministri Maroni e Alfano e al capo della Polizia, Manganelli”. E ha annunciato anche una raccolta di firme da presentare al Presidente Napolitano affinché sia rivista la sentenza.

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