Trentino, il 2009 una grande annata per la grappa

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C’è sempre scaramanzia tra i distillatori del Trentino, ma nonostante questo il parere comune dei produttori di grappa del Trentino è che il 2009 sarà una grande annata, da ricordare per i profumi intensi e degli aromi spiccati. Le previsioni sull’annata compiute dall’Istituto di tutela grappa del Trentino fanno parlare di qualità eccelsa del prodotto. A far presagire questo dato la qualità delle uve: sane (senza fenomeni di botrite nella buccia), vendemmiate alla giusta maturazione intorno a fine agosto e quindi giunte in tempi regolari alle distillerie pronte per la conservazione della vinaccia. La distillazione ha già avuto inizio ai primi di settembre con circa 15 giorni di anticipo rispetto agli altri anni, per questo il processo di trasformazione delle vinacce si compirà entro il mese di novembre, con trenta giorni d’ anticipo rispetto a quanto stabilito dal disciplinare dell’Istituto che prevede il 31 dicembre come data ultima.

Le uve che dovrebbero sorprendere in positivo di più sono quelle a bacca rossa, in particolare la Schiava e il Teroldego, che grazie al clima ideale in tempo di vendemmia daranno degli ottimi risultati sul distillato. Qualità eccellente anche per quanto riguarda le uve aromatiche che hanno dato delle vinacce sane e ricche di profumi, in particolare il Traminer, il Muller – Thurgau e il Moscato Giallo. Per quanto riguarda le quantità si dovrebbero riconfermare quelle del precedente anno, circa 16mila tonnellate di vinaccia distillata. Gran parte del segreto della qualità delle grappe del Trentino è il reperimento della vinaccia in loco (per oltre il 70%) elemento questo che permette di distillare la materia prima in tempi rapidi non rischiando di perdere gli aromi principali.

Oltre alla qualità della materia prima a distinguere il prodotto del Trentino anche nel 2009 sarà la tradizione che da tempo ha portato i distillatori a non guardare alla quantità, ma alla qualità attraverso l’impiego del sistema trentino “bagnomaria” che consente di riscaldare le vinaccia in modo indiretto. Si utilizzano alambicchi discontinui caricando nella cucurbita (il paiolo) la vinaccia insieme ad acqua e proprio qui sarà riscaldata lentamente. Fu proprio un trentino a progettare questo tipo di alambicco, Tullio Zadra. Oggi quello del “bagnomaria” è il sistema più utilizzato in Trentino perché nonostante sia più costoso e più impegnativo a livello di lavorazione, rende migliori profumi e aromi delle grappe.

Insomma grande ottimismo in Trentino in attesa di assaggiare le prime grappe del 2009. Nella precedente annata sono stati prodotti in Trentino circa 10mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) distillando 16mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.

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