Accesso al Fondo per le famiglie usurate, sanata una normativa zoppa

0
543

urante la discussione della commissione Giustizia della Camera sul Disegno di Legge “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento”, il Governo ha presentato un emendamento per l’estensione dell’accesso al Fondo di solidarietà alle famiglie.

“L’emendamento – dichiara l’Avv. Luigi Ciatti, Presidente dell’Ambulatorio Antiusura Onlus di Roma – è un completamento necessario a una normativa che per troppi anni è rimasta zoppa.

Auspichiamo, inoltre, che vengano ampliate le casistiche del ricorso al Fondo, per abbracciare anche le realtà più diffuse.

L’accesso al mutuo agevolato è, infatti, fondamentale per accompagnare le famiglie, appena uscite da una situazione di necessità e solitudine, verso una vita nuova. Per far loro sentire che la società è pronta a concedere un credito di speranza.

La crisi economica che stiamo vivendo – conclude Ciatti – ha colpito in modo trasversale il tessuto sociale. È importante che si garantisca tutto il sostegno possibile, preventivo e successivo, anche alle tante famiglie che vivono di reddito dipendente. L’obiettivo deve essere quello di scongiurare o risanare situazioni nelle quali si è verificato il ricorso all’usura, per estirpare un fenomeno dilagante.”

Il Fondo di solidarietà già previsto dalla legge del ’96 è stato istituito per sostenere imprenditori, artigiani o commercianti vittime del reato di usura con lo scopo di erogare mutui senza interesse della durata di 10 anni.

L’emendamento prevede l’erogazione del Fondo alle famiglie ‘a condizione che l’indebitamento usuraio sia stato contratto per la conservazione dell’abitazione, per l’adempimento delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giudiziali emessi nei procedimenti di separazione e divorzio, per il pagamento degli alimenti in favore dei figli non autosufficienti ovvero per l’assistenza legale in giudizio in favore degli stessi’.

Articolo precedenteCrisi, Ocse esalta la ripresa economica dell’Italia
Prossimo articoloScossa di terremoto in Sicilia

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here