“Intendiamo ribadire il nostro secco no al nucleare ed esprimiamo solidarietà alle regioni Basilicata, Campania e Puglia, che hanno avuto il coraggio di sfidare con legge regionale un provvedimento legislativo altamente discutibile. Mi auguro che altre regioni italiane seguano questo esempio per contrastare una legge che, oltre a mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei cittadini, mortifica e calpesta anche l’istituto democratico della consultazione referendaria, tramite il quale gli italiani, nel 1987, avevano già espresso il loro pensiero sul tema. I signori al governo della nazione che hanno più volte già dimostrato di non legiferare a favore della popolazione, ma spesso addirittura contro, non devono dimenticare che secondo la Costituzione il popolo è sovrano, almeno fino a quando qualcuno non riuscirà anche a cambiare questo concetto”. È decisamente critico il giudizio di Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, sulla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare dinnanzi alla Corte costituzionale le normative regionali di Puglia, Campania e Basilicata che vietano installazioni nucleari sul loro territorio. L’iniziativa è stata promossa dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, secondo il quale si sarebbe creato un conflitto di competenza poiché le leggi regionali avrebbero invaso l’autorità esclusiva dello Stato in materia di tutela ambientale, di sicurezza interna e di concorrenza. La battaglia su questo tema tra governo centrale e governi locali sembra appena all’inizio.
“Il fatto di impugnare l’iniziativa legislativa delle tre ‘regioni coraggio’ – rincara la dose De Pierro – è l’ennesima conferma delle contraddizioni che caratterizzano da sempre l’attuale esecutivo, che ha mostrato più volte di non avere le idee chiare su come si amministra uno stato. Da un lato, questo Governo, per assecondare le idee secessioniste, poi ammorbidite nelle espressioni verbali ma non certo nella sostanza, avanzate da sempre dalla Lega, si attesta su posizioni volte a provvedimenti in chiave federalista; dall’altro lato, impugna immediatamente una normativa locale che ha osato sfidare uno sciagurato disegno nazionale”.
Quanto alla presa di posizione assunta dal titolare del Dicastero dello Sviluppo Economico, il leader dell’Italia dei Diritti non ha dubbi: “Chiederei al ministro Scajola semmai, solo per un istante, abbia pensato di costruire una centrale nucleare nella sua Imperia o dintorni, visto che si continuano a prendere in giro i cittadini sulla sicurezza di tali impianti. Tutto ciò viene smentito sia dalla storia, che ha purtroppo dovuto registrare immani tragedie, sia dal fatto che le assicurazioni si rifiutano categoricamente di stipulare polizze assicurative a favore di stabilimenti nucleari. E questo – chiosa caustico De Pierro – fa pensare che in effetti non siano poi tanto sicure, come demagogicamente i nostri governanti vorrebbero farci credere per mascherare la loro assoluta incapacità nel cimentarsi in investimenti e iniziative su forme di energia alternativa”