” Resto allibito dal comportamento di questi furbetti che, eludendo il fisco, compiono una frode nei confronti dello Stato e quindi, di tutti i contribuenti. Dovrebbero provare vergogna per aver preso in giro cittadini onesti, precari, disoccupati, cassintegrati”. E’ durissimo il commento del vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà, in merito alla vicenda della maxitruffa allo Stato da oltre due miliardi euro, che nella giornata di ieri ha portato all’arresto di 56 persone tra cui il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia e l’ex amministratore delegato della Telecom Italia Sparkle Stefano Mazzitelli. Le due società avrebbero eluso l’Iva attraverso false fatturazioni di conti telefonici. I fondi poi venivano riciclati su conti esteri per l’acquisto di immobili, gioielli e auto. Nella vicenda è emerso anche il ruolo della ‘ndrangheta, grazie alle intercettazioni che hanno coinvolto nella bufera l’imprenditore romano Gennaro Mokbel e il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo. In merito a questo secondo filone di inchiesta, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro constata amaramente come “questo gravissimo evento, evidenzi ancora una volta le connivenze tra criminalità organizzata e politica. Un plauso va fatto al lavoro di magistrati e forze dell’ordine, i quali – conclude con una vena polemica Soldà – senza l’ausilio delle intercettazioni, mai avrebbero scoperto questo intreccio criminale”.