Condanna esemplare per il comandante dei Ros, Girlando indignato

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Roma – “L’operato della magistratura deve andare avanti e chiarire definitivamente il ruolo e le responsabilità dell’Arma dei carabinieri”. Questo il commento del responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, Giuliano Girlando, in merito alla richiesta di condanna a ventisette anni di reclusione per il generale dei carabinieri Giampaolo Ganzer, comandante del Ros, avanzata dalla procura di Milano. Associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, falso e peculato sono tra le accuse rivolte a Ganzer.

Le indagini sono state condotte relativamente ad alcune operazioni antidroga eseguite tra il 1991 e il 1997 da un piccolo gruppo all’interno reparto speciale dell’Arma, e che l’alto ufficiale avrebbe diretto e organizzato.

“Dopo il caso del generale Mori ancora un nuovo scandalo per i Ros – afferma l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – che non fa altro che avvalorare le dichiarazioni dell’ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli, sugli abusi di ruolo di questo reparto. Oramai appare chiaro come all’interno dell’Arma ci siano persone fuori controllo e senza rispetto della divisa che portano, che gettano fango anche su quanti si adoperano per svolgere correttamente il proprio lavoro. È necessario – conclude Girlando – prendere seri provvedimenti per ostacolare questi inammissibili soprusi e portare avanti una maggiore attività di vigilanza sull’operato dei carabinieri”.

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