Giovanni D’Agata del dipartimento Tutela del consumatore dell’Italia dei Valori è interventuto sulla sentenza del Tribunale del Lavoro di Genova contro il Ministero dell’Istruzione.
“La sentenza del Tribunale del Lavoro di Genova rende finalmente giustizia e pone le basi per tutte le migliaia di precari della scuola che da anni lottano per versi riconosciuti i propri diritti di lavoratore”.
Giovanni D’Agata preannuncia sin “da subito l’avvio per tutti i docenti con contratto a termine che abbiano superato almeno tre anni di servizio della possibilità di agire in giudizio per vedersi riconosciuta l’effettiva anzianità di servizio, il diritto alla progressione di carriera e quindi i relativi arretrati, mediante l’ausilio dei legali dello Sportello dei Diritti”.
“Al di là del merito della sentenza che ha comunque sancito la condanna del Ministero dell’Istruzione, e quindi il diritto al risarcimento del danno nei confronti dei quindici docenti che si sono rivolti al giudice del lavoro del capoluogo ligure, per un totale di circa 500.000 euro (il riconoscimento di 15 mensilità per ogni lavoratore come risarcimento del danno per la mancata immissione in ruolo) ed il pagamento delle spese processuali – conclude D’Agata – si potrà avviare una stagione di ricorsi su tutto il Paese per vedere restituiti i diritti, oltreché, e diciamo soprattutto, la dignità, a decine di migliaia di lavoratori che si battono per un posto di lavoro pubblico a tempo indeterminato”.
“Va specificato, però che a causa della sciagurata norma che pone un limite temporale ai ricorsi per i lavoratori con contratto a tempo che però è stata prorogata sino al il prossimo 31 dicembre, i docenti avranno tempo sino a questo termine per proporre ricorso”.