Processo breve. Ostruzionismo Pd e Idv. Il voto finale slitta alla prossima settimana

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Roma – “Stiamo utilizzando ogni mezzo a nostra disposizione per impedire che le leggi a favore soltanto di Berlusconi vengano approvate”, spiegava ieri Michele Ventura del Pd. E infatti, a seguito dell’ostruzionismo delle opposizioni, la seduta notturna di ieri della Camera per l’esame del processo breve si è conclusa dopo la mezzanotte. Nella serata sono stati votati e respinti solo 4 emendamenti all’articolo 1 del testo, che complessivamente consta di duecento emendamenti.

Nel frattempo, in commissione giustizia al Senato, la maggioranza approvava un emendamento in base al quale si allungano i tempi di svolgimento dei processi. Per il leader dell’Idv Antonio Di Pietro si tratta di “una norma voluta dal Pdl per salvare Berlusconi dal processo Mills. Si vogliono allungare i tempi processuali all’infinito, in modo da non arrivare a sentenza”.

Sulla proposta di legge sul processo breve ieri si è espresso anche il Consiglio superiore della magistratura, che lo ha bocciato definendolo “una sostanziale amnistia”. Il Pdl ha accusato palazzo dei Marescialli di voler condizionare i lavori in corso a Montecitorio, ma il vicepresidente del Csm Michele Vietti ha sottilineato che “esprimere pareri al ministro sulle proposte di legge è un nostro diritto” e dunque “non può essere in alcun modo considerato un’interferenza”.

Questa mattina, alla ripresa dei lavori, i deputati di Pd e Idv hanno continuato con i singoli interventi sui vari emendamenti per ritardare ulteriormente le votazioni. Il governo, da parte sua, ha convocato il Consiglio dei ministri all’ora di pranzo per consentire ai propri membri di partecipare ai lavori parlamentari.

Il voto finale alla Camera sul processo breve slitta così alla prossima settimana. Il presidente Gianfranco Fini, “sentiti i gruppi parlamentari”, ha definito il calendario dei lavori. “Il seguito dell’esame del provvedimento si avrà nella seduta di martedì 12 aprile dalle ore 15.00 con eventuale prosecuzione notturna e proseguirà mercoledì 13 con le dichiarazioni di voto finali dalle ore 18.00”, ha spiegato il presidente della Camera. Nonostante l’allungamento dei tempi, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani però assicura: “Noi continueremo a combattere”.

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