Le autovetture della Polizia rischiano di rimanere a secco

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Roma – Dal Consap, riceviamo e pubblichiamo

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Dal giorno 18 c.m. sono chiusi i distributori di carburante delle caserme e si usano i buoni di benzina: solo due a turno, da 10 euro ciascuno, per volanti che mediamente percorrono 400 chilometri nelle sei ore di pattugliamento.

Coinvolti dal taglio dei costi Commissariati di Roma e provincia, Uffici, Divisioni e Reparti della polizia. «I buoni – spiega la circolare della Questura datata 18 aprile – che costituiranno provvisoriamente l’unica soluzione per il rifornimento dei veicoli in dotazione, dovranno essere gestiti tenendo conto delle note carenze di risorse».
Dopo la riduzione di giorni e ore destinate al servizio di pulizia delle sedi di lavoro delle forze dell’ordine, la ricetta anticrisi ha aggiunto un altro ingrediente. «La sicurezza dei cittadini è ora a grave rischio» dichiarano i Segretari Provinciale di Roma Giulio Incoronato e Francesco paolo Russo – Definiscono «autolesionista e inaccettabile la circolare che ha reso nota la chiusura di tutti i punti carburante della polizia romana, proprio in una fase in cui l’afflusso di pellegrini e turisti sulla Capitale avrebbe richiesto un potenziamento del servizio.
Più che di razionamento, bisognerebbe parlare di privazione — continua Russo – gli operatori di Polizia infatti avranno a disposizione solo due buoni per turno di servizio, 20 euro. Il che significa che la macchina che deve recarsi, ad esempio, all’aeroporto di Fiumicino rischia di rimanere a secco in autostrada. Problematica – continua Incoronato- è anche la situazione dei turni notturni delle volanti e delle autoradio dei Commissariati, visto che i buoni carburante che verranno distribuiti agli equipaggi sono utilizzabili solo nelle ore diurne e per un solo gestore”
In quelle ore infatti gli unici distributori aperti e quindi in grado di accettare i buoni benzina si trovano sulle autostrade o sul Gra, cosicché il servizio di controllo del territorio potrà iniziare solo dopo il rifornimento, auspicando che i colleghi del servizio precedente abbiano lasciato quel poco di benzina per raggiungere il distributore».
La consap continuera’ a lottare in difesa dei diritti della categoria.

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