Polizia, lo Scudo: “Ma non volete più che facciamo rispettare la legge?

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Dal Segretario Generale Nazionale del sindacato di Polizia “Lo Scudo” Pietro Taccogna riceviamo e pubblichiamo

L’episodio di ieri a Tirrenia, che ha visto i cittadini presenti spalleggiare i venditori abusivi, costringendo vigili urbani e poliziotti a non procedere con i sequestri della merce contraffatta, si aggiunge alla ormai lunga – e, per noi Forze dell’Ordine, avvilente – sequenza di episodi tutti di segno analogo, che vedono gruppi di cittadini, sicuramente una minoranza ma comunque consistente, invertire i ruoli tra chi viola la Legge e chi la difende.

Oltre al gravissimo episodio di Livorno, dove due poliziotti hanno rischiato la vita, aggrediti proditoriamente da chi li aveva chiamati per un sopralluogo di furto, registriamo, solo in questi ultimi giorni, il corteo “pro venditori abusivi” dei bagnanti sul litorale di Massa, l’aggressione a Firenze da parte di una anziana signora, che al grido di “fascisti”, si è scagliata contro due poliziotti che controllavano dei cittadini rumeni nell’ambito di servizi antidroga.

A questi si aggiunga, sempre a Pisa, la recente azione di massa per “liberare” piazza dei Cavalieri dalle Forze dell’ordine e tutta una serie di atteggiamenti ed episodi, che non raggiungono le cronache giornalistiche, ma
che i poliziotti sopportano quotidianamente in silenzio e che danno chiaro il segnale di un preoccupante diffondersi di una profonda insofferenza, anche in settori inaspettati della società, nei confronti della Legge, delle regole in generale e quindi di chi è chiamato a farle rispettare.

Gli operatori della Forze di polizia (è quasi assurdo, per noi, doverlo ribadire pubblicamente) hanno il dovere, ed a questo non possono e non vogliono sottrarsi, di applicare le Leggi dello Stato, senza il cui rispetto si scadrebbe nell’anarchia, nella giustizia di piazza, nel crollo di ogni forma di democrazia.

C’è una Legge che impedisce la vendita di prodotti a marchio contraffatto, senza licenza e senza che, chi li vende, paghi le tasse? Ebbene: se quella Legge non cambia noi siamo chiamati a farla rispettare, piaccia o meno ai chi applaude agli abusivi e sbeffeggia i tutori della Legge.

Fatto – peraltro – paradossale, perché tutti sanno bene che dietro quel commercio, che danneggia commercianti e produttori, spesso c’è la criminalità organizzata, che ringrazia di tanta solidarietà, o chi fa lavorare i bambini per un dollaro a giorno.

Ci auguriamo che questo momento – del quale crediamo anche di comprendere le cause – termini presto e che non vi siamo episodi che passino il segno, perché non ce lo meritiamo, come poliziotti e come cittadini di questo Paese, che sanno anch’essi scendere in piazza per difendere i loro diritti, magari chiedendo a chi li sbeffeggia: MA NON VOLETE PIU’ CHE FACCIAMO RISPETTARE LA LEGGE?

Il Segretario Generale Nazionale Pietro Taccogna

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