Da Pietro Taccogna, Segretario Generale Nazionale del Sindacato di polizia LO SCUDO, riceviamo e pubblichiamo
“GLI ITALIANI EVADONO LE TASSE, E CHI GOVERNA, INVECE DI STANARLI E FARLI PAGARE (con gli
interessi) AUMENTA LE TASSE, RIDUCE I SERVIZI, AUMENTA I RISCHI, TRATTIENE IL TFR,
ALLONTANA LA PENSIONE A NOI FORZE DI POLIZIA (e – poi – ci offende pure) !!
Scusate per questo titolo “chilometrico”. Di solito riusciamo ad essere quasi lapidari, ma in questo caso non siamo riusciti trovare una frase che sintetizzasse questo paradossale e perverso meccanismo che ci deruba. Si, esattamente, ci deruba, perché ci sottrae, mediante una pressione fiscale che non ha uguali in Europa, oltre il 52% della nostra retribuzione per coprire i buchi di un bilancio dello Stato causato da una pessima gestione delle risorse e dalla voragine di oltre 200 miliardi l’anno di evasione fiscale.
Ma deve essere giusto così, perché – a leggere i dati ufficiali – noi dipendenti dello Stato siamo tra i più ricchi d’Italia !!
Si, perché in questo “Bel Paese” di “brava gente”, dove vedi circolare un numero crescente di
autovetture sempre più costose, dove c’è un ricco e diffuso patrimonio immobiliare privato, dove nei porticcioli vedi barche da milioni di euro, dove – nonostante la presunta crisi – si spende tantissimo per generi di lusso o superflui, oltre il 90% – ripetiamo: oltre il 90% – dei contribuenti italiani dichiara di guadagnare meno di noi!!
E quindi, quando mancano i soldi, dove si vanno a prendere? Dai più ricchi e quindi… da noi !
Ora, al di là di una facile ironia che con la quale malceliamo una enorme incazzatura (e scusate il “francesismo”), se i “migliori” cervelli ministeriali, di fronte ad una crisi causata da anni di politiche dissennate e da una speculazione internazionale di chi gioca con le Borse virtuali, mettendo le mani nelle borse reali delle nostre famiglie, dicevamo se questi “scienziati”, dovendo giungere ad un pareggio del bilancio dello Stato, non trova nulla di meglio che aumentare le tasse, ridurre i servizi, allungare (per l’ennesima volta) i tempi per andare in pensione, trattenere illecitamente i nostri TFR e tagliare le risorse per l’ammodernamento delle nostre strutture, facendoci lavorare in condizioni di sempre maggiore disagio, insicurezza e sporcizia, beh, cari amici, allora è davvero giunto il tempo di dire “BASTA” ed incazzarci davvero (e questa volta non ci scusiamo)!!
Non solo contribuiamo al bilancio dello Stato in maniera significativa, ma noi tartassati-impiegati dello Stato dobbiamo anche sentirci definire “fannulloni, panzoni, assenteisti, lenti, incompetenti, ecc ecc.??”, e da chi, poi?
Da una classe politica incapace di stanare e far pagare le tasse a chi le evade per circa 200 miliardi di Euro l’anno?! Da chi consente a questi evasori di far rientrare in Italia i capitali frutto dei loro reati, illegalmente nascosti in accondiscendenti banche estere, pagando penali ridicole?! Da chi dice che evadere le tasse è una forma di autodifesa?! Da chi invita gli organici accertatori dell’evasione a non “accanirsi” ??!!
Ed ora ci vengono a dire che tratterranno per due anni il nostro TFR, o liquidazione che dir si voglia?
Ma quelli sono soldi nostri, capito? Soldi nostri, che ci vengono detratti ogni mese dalla
retribuzione mensile. A che titolo ci impedirebbero di riottenerli, se non prima di due anni? Lo Stato li trattiene – ma nessuno ci ha chiesto se siamo d’accordo – in base ad un vecchio retaggio del passato, risalente addirittura al regime fascista, quando lo Stato si ergeva a “padre-padrone” e gestiva il salvadanaio degli impiegati Italiani, per evitare che questi, con pensioni sotto la soglia della sopravvivenza, diventassero un problema sociale. Allora come oggi, soldi dei lavoratori, non dello Stato o del governo !! Uno degli altri provvedimenti allo studio dei ministri-scienziati sarebbe quello di non effettuare più il prelievo per il TFR, così incrementando gli stipendi… MA SONO SEMPRE SOLDI NOSTRI, NESSUNA GENTILE CONCESSIONE, NESSUN REGALO, NESSUNA QUATTORDICESIMA, (come già quale idiota sta cercando di far passare quella proposta).
Quale sia l’ipotesi che si realizzerà, due cose ci sembrano certe: nessun provvedimento serio sarà assunto per recuperare l’evasione fiscale e la crisi causata da altri ricadrà pesantemente su chi, come noi, viene tassato alla fonte.
Non sappiamo cosa ne pensiate voi, cari amici e colleghi, (che tante volte “brontolate” nei corridoi ma poco fate sentire la vostra voce quando si tratta di difendere realmente i vostri diritti), ma “Lo Scudo” si porrà alla testa di un movimento di opinione che si opporrà a questa politica semplicistica che ci vede, fino ad oggi, ingiustamente soccombenti.
Perché “CHI TACE, ACCONSENTE” ed i poliziotti, insieme ai colleghi delle altre Forze dell’Ordine, agli impiegati dello Stato, agli stipendiati privati a reddito fisso, a chiunque paghi le tasse, NON DEVONO PIU’ TACERE DI FRONTE A QUESTE POLITICHE VESSATORIE E DOVRANNO CHIEDERE IL CONTO A CHI EVADE ED A CHI NON SA O NON VUOLE STANARLI E FARLI PAGARE !!
Scenderemo in piazza, manifesteremo davanti ai palazzi del governo, proporremo soluzioni,
dialogheremo con quale politico “saggio” (ce ne sarà qualcuno, no?), o altri saranno i luoghi ed i modi in cui agiremo, ma una cosa è sicura: LO SCUDO NON INTENDE TACERE !!!
Il Segretario Generale Nazionale
Pietro Taccogna