L’ennesimo raid vandalico ai nostri monumenti. Non si sa ancora se è colpa di squilibrati o semplici vandali in cerca di qualcosa da fare o di visibilità, ma sta di fatto che i recenti sfregi “romani” alla Fontana del Moro di piazza Navona e di quella di Trevi si potevano, anzi si dovevano evitare, così come è necessario dopo questi scempi, pensare inevitabilmente a proposte che impediscano o che riducano al minimo le possibilità che episodi analoghi possano ripetersi a danni del Nostro inestimabile patrimonio storico – artistico, troppo spesso mira di vigliacchi e psicopatici.
In passato, numerose sono state le proposte che miravano a tutelare le Nostre bellezze, da inestetiche cancellate o faraoniche teche, a riproduzioni più o meno veritiere delle opere e dei monumenti, non sempre di semplice realizzazione, per finire alla sufficienza – insufficienza degli apparati di videosorveglianza, spesso utili ad individuare in via successiva i colpevoli ma troppo spesso rivelatisi inconsistenti per andare ad impedire materialmente i danni.
Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” la soluzione più semplice e quanto mai ovvia potrebbe arrivare da un aumento della vigilanza sui luoghi a partire dall’ausilio dei corpi di polizia municipale con appositi reparti di vigilanza ambientale e/o monumentale all’uopo demandati, sino all’utilizzo di “ronde” di maroniana memoria che anziché svolgere la pressoché impraticabile funzione ausiliaria di controllo del territorio potrebbero più semplicemente dedicarsi all’osservazione di monumenti ed opere d’arte. Dal volontariato, quindi, potrebbe arrivare un decisivo aiuto per la protezione del Belpaese: gli amanti dell’arte e del bello, studenti dei licei artistici e delle Accademie o della facoltà di architettura che potrebbero unire l’utile al dilettevole impiegando un pò del loro tempo nella sorveglianza delle Nostre amenità.
Alla responsabilità dei sindaci e delle loro amministrazioni, l’ultima parola.