Roma – Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, nell’ultimo rapporto sull’Italia, ha raccomandato di arginare l’uso di slogan razzisti da parte dei nostri politici. Si dovrebbe, secondo l’istituzione europea, sviluppare con vigore un’efficace normativa penale riguardo ai reati di matrice razzista.
“Persiste un continuo abuso – fa notare Antonino Lo Verde, viceresponsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti -, da parte di alcuni partiti, di slogan elettorali che strumentalizzano la figura dello straniero per accaparrarsi consensi di una parte d’elettorato”.
Nel documento del Consiglio d’Europa, viene sottolineato inoltre il mancato impegno dell’Italia nel garantire il rispetto dei diritti umani di rom e immigrati.
“In particolare verso i rom – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -, che tra l’altro sono cittadini europei al pari degli italiani con eguali diritti e doveri, è in atto da tempo un evidente campagna denigratoria. Il Consiglio d’Europa ha dato un legittimo diktat ai politici italiani. Chiaramente la Lega Nord è il partito che dovrebbe sentirsi più richiamato, visti gli slogan esplicitamente razzisti utilizzati di frequente in comizi e dichiarazioni pubbliche. Si potrebbe innescare nei confronti degli stranieri – conclude Lo Verde -, da loro dipinti come occupanti abusivi del territorio italiano e sorgente di criminalità, quell’odio razziale sul quale la Storia ci insegna non bisogna scherzare. Si tornerebbe alle bande armate. Bene, quindi, il monito dall’Europa”.