Incidenti sul lavoro, Anmil: “chiediamo di inserire tra le priorità della sua agenda politica azioni mirate e condivise per debellare questa piaga sociale

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Roma – “Un’altra giornata nera si aggiunge alle statistiche degli incidenti sul lavoro. Sei morti in sei differenti città è il triste bilancio di ieri che, ancora una volta, ci obbliga a riflettere sull’importanza di fare prevenzione dentro e fuori gli ambienti lavorativi, soprattutto tra i giovani”, commenta con amarezza il Presidente nazionale dell’ANMIL Franco Bettoni. A Piacenza, Gheroghe Barbuta, operaio rumeno di 37 anni, è precipitato da un tetto mentre a Pesaro la vittima è un’antennista di 64 anni, Renzo Salvadori, travolto da un’auto. Nel Lazio due infortuni mortali in poche ore che hanno avuto per vittime un giovane operaio ucraino di 28 anni, caduto da un’impalcatura nel frusinate e Giuseppe Delle Monache, cavatore 58enne, morto a Soriano nel Cimino (VT). A Trieste un uomo di 59 anni è stato schiacciato da un masso in una cava ed infine, nel Comasco, un muratore di 56 è morto durante le operazioni di scavo in un cantiere”. Ma non è detto che non ce ne siano stati – aggiunge Bettoni – poiché questi sono gli incidenti emersi dalla cronaca dei media e non dell’INAIL.

“Una politica di contrasto debole e un’azione non coordinata – dichiara il Presidente Bettoni – rappresentano elementi che aiutano semplicemente a favorire il peggioramento dell’attuale situazione che conta, in media, 3 morti al giorno. Con il dato di ieri, fortemente allarmante che non dice nulla di nuovo rispetto ad un fenomeno che preoccupa la nostra Associazione da oltre 60 anni, chiediamo al neo Ministro del Lavoro Elsa Fornero di inserire tra le priorità della sua agenda politica azioni mirate e condivise per debellare questa piaga sociale, prendendo anche a cuore la tutela e la cura di tutte quelle persone che all’indomani di un infortunio restano permanentemente invalide e, quindi, escluse, dalla vita sociale e lavorativa del Paese”.

“A nome dell’ANMIL – sottolinea Bettoni – confermo il nostro pieno e concreto impegno a collaborare insieme per costruire una solida cultura della sicurezza tra i lavoratori ma anche per spingere le imprese a scegliere di lavorare nel rispetto della vita e della salvaguardia di tutti i lavoratori”.
“Rivolgo il mio più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime, a cui sin da ora offro il totale appoggio dell’Associazione sia attraverso le Sedi ANMIL territoriali che attraverso la Fondazione ANMIL Sosteniamoli Subito Onlus costituita per dare un sostegno economico ai familiari dei caduti sul lavoro”.

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