Idee giovani per innovare

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Le tecnologie del futuro?
Arrivano anche dalla scuola.

Scarpe che recuperano energia e ricaricano l’i-pod, la bicicletta solare, l’androide che sfida l’uomo al gioco della morra o gli occhiali ‘intelligenti’ per la sicurezza sul lavoro, solo per citare alcune tecnologie del ‘catalogo’ di invenzioni presentate nelle passate edizioni di ‘Inv-factor.

Anche tu genio’.
La competizione destinata agli studenti delle scuole superiori, organizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr), è giunta alla sua terza edizione.

“Sono circa 69 le tecnologie pervenute nel 2010 e nel 2011: un dato che rivela una realtà scolastica creativa e intraprendente, da conoscere e valorizzare, e il successo del nostro evento, che ha lo scopo di valorizzare il talento dei ragazzi avvicinandoli al mondo della scienza.

L’auspicio è che sempre più scuole aderiscano all’iniziativa”, dichiara la responsabile di Inv-factor, Rossella Palomba dell’Irpps-Cnr. Per partecipare alla nuova edizione, studenti e docenti potranno registrarsi al sito http://www.irpps.cnr.it/it/eventi/selezione-dei-giovani-talenti (accessibile anche dai siti www.irpps.cnr.it e www.stampa.cnr.it) e compilare il modulo di iscrizione che sarà attivo fino al 15 aprile 2012.

Successivamente, i candidati saranno contattati per fornire ulteriori informazioni sull’invenzione realizzata. I tre vincitori selezionati verranno premiati nel corso di un evento che si terrà a Roma a settembre e invitati a mostrare le loro realizzazioni in occasione di ‘Light 2012 – Accendi la luce sulla scienza’, manifestazione che si svolgerà il 28 settembre presso il Planetario di Roma.

“Il nostro auspicio è anche che ci sia maggiore sensibilità e apertura da parte degli imprenditori a brevettare le invenzioni dei ragazzi, come è successo per le scarpe che convertono l’energia meccanica prodotta dalla camminata in energia elettrica per ricaricare cellulari”, conclude Palomba.

“Tali calzature infatti sono state tradotte in brevetto grazie al supporto dell’Istituto di chimica dei composti organometallici (Iccom) del Cnr di Pisa e di un’azienda del settore calzaturiero”.

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