Londra – Al di la’ di falsi trionfalismi in materia di mediazione civile resta un dato di fatto importante: la presa di coscienza dei cittadini a rivolgersi direttamente per risolvere una loro controversia, ad organismi di mediazione composti per la maggior parte da mediatori specializzati. “I problemi, “caso mai ce ne fossero”, – dice Pecoraro dell’ANPAR – non sono degli organismi di mediazione e o dei mediatori che continueranno nella loro opera di divulgazione della bonta’ dell’istituto della mediazione, ma dello Stato italiano, che dovra’ giustificare una classe politica non all’altezza di governare. Ecco perche’ il ministro Severino deve subito intervenire per neutralizzare gli effetti di una campagna denigratoria contro la mediazione e i mediatori. Non e’ possibile che è accaduto quello che e’ stato volutamente fatto accadere. L’eccesso di delega che ha costretto la Co! rte Costituzionale a sospendere “l’obbligatorieta’” poteva essere evitato. Bastava far determinare il Parlamento per eliminare questo difetto. Se questo non e’ stato fatto nasce spontaneo un dubbio, perche’ banche ed assicurazioni pur essendo obbligate alla mediazione non Vi hanno aderito? Perche’ non si è intervenuti prima? Vuoi vedere che per salvare le mancate adesioni senza giustificato motivo di questi potenti “della terra” ci si e’ bendati gli occhi sull’eccesso di delega? Se saranno salvate le mancate adesioni senza giustificazione delle banche e delle compagnie di assicurazioni questo sta a significare una sola cosa. E’ stata messa in atto l’ennesima beffa a carico dei cittadini! Altro che privatizzazione della giustizia. C’e’ un fatto ancora piu’ grave sfuggito ai piu’: il silenzio sulla mediazione sia passata che presente dei “media” pubblici e privati. Non se n’e’! mai parlato e non se ne parla, perche’?