Elvira, 91 anni, rispedita in Italia perchè di “seconda classe”. Il Comune londinese di Ealing: “Non ha diritto”. The London Borough of Ealing is pushing a family to have an elderly Italian grandmother sent back to Italy

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Londra – Presentiamo oggi un caso che potrebbe rivelarsi molto importante per i tantissimi italiani che vivono nel Regno Unito. Il Comune londinese di Ealing sta facendo pressione su un’intera famiglia, da Natale anche per le vie legali, perche’ un’anziana nonna italiana venga rispedita in Italia. La Signora Elvira Maggini di 91 anni, si trova a Londra da aprile perche’ in Italia non ha piu’ nessuno. Ha pero’ due figli, Silvana di 70 anni e Alfredo di 59 che sono residenti in Inghilterra da quasi 40 anni, cinque nipoti tutti nati in inghilterra e quattro pronipoti, anche questi nati e residenti in Inghilterra.

L’avvocato del Comune di Ealing con lettera del 24 dicembre ha definito la Signora Maggini “cittadina di seconda classe” paragonandola al caso di una signora nigeriana che cercava di restare in Gran Bretagna dopo aver contratto un matrimonio di convenienza.

Gli avvocati del Comune insistono che la Signora Maggini non ha diritto a restare in Inghilterra al di la’ dei primi tre mesi di soggiorno e che, come nel caso della signora nigeriana, non ha alcun diritto ad assistenza nonostante ella abbia subito interventi per cancro, e’ cieca, sorda, soffre di Alzheimer, demenza, artrite e osteoporosi.

I servizi di assistenza sono stati alterati tre volte in pochi mesi creando confusione per tutta la famiglia e aggiungendo cosi’ problemi ai gia’ gravosi problemi di adattamento dell’anziana signora.

Inutile e’ stato cercare l’aiuto, dallo scorso settembre dei dirigenti del Comune di Ealing, Mr. Stephen Day e Mr. Martin Smith, di altri dirigenti e membri comunali, delle associazioni di assitenza locale e degli anziani e del membro del parlamento Mr. Virendra Sharma, che hanno completamente ignorato la situazione.

La Signora Maggini ha tempo fino al 14 di gennaio 2013 per provare che non e’ una cittadina di seconda classe o tutti i servizi di assistenza le verranno sospesi. Oltre questa data, forse solo la Corte Europea potra’ stabilire l’ammontare di discriminazione e molestia che il comune di Ealing ha esercitato su questa anziana signora.

English version –

The London Borough of Ealing is pushing a family to have an elderly Italian grandmother sent back to Italy. Mrs. Elvira Maggini is 91 years old and she is a resident in London since April 2012 as she has no relatives in Italy at all. Mrs Maggini has though two children resident in UK, Silvana that is 70 years old and Alfredo 59 that have been living in England for almost 40 years. Mrs. Maggini has also five grandchildren and four great-grandchildren, all British, born and resident in UK.

The lawyers for Ealing Council, with their letter of the 24th December have defined Mrs. Maggini as “a second-class citizen” comparing her case to that of a Nigerian woman who was trying to remain in Britain after a marriage of convenience.

The lawyers insist that Mrs. Maggini has no right to remain in the UK beyond ‘the first three months of residence’ and that, as in the case of the Nigerian lady, she has no right to assistance even though she has undergone operations for cancer, she is blind, deaf, suffers from Alzheimer’s, dementia, arthritis and osteoporosis.

Mrs Maggini’s care services providers have been changed three times within a few months, creating confusion for the whole family and adding problems to the already daunting problems of adaptation of the elderly lady.

Seeking assistance has been futile as, since last September, the leaders of Ealing Council, Mr. Stephen Day and Mr. Martin Smith, other municipal leaders and members, associations and local charities for the elderly and the member of parliament, Labour MP, Mr .Virendra Sharma, have completely ignored the matter.

Mrs. Maggini has until January 14, 2013 to prove that she is not ‘a second-class citizen’ or all the services will be suspended. After this date, perhaps only the European Court will be able to establish the amount of discrimination and harassment that Ealing Council has subjected this old lady to.

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9 Commenti

  1. Gentile Camilla – hai torto sul punto No. 2.
    Palermo ha ragione – TANTI soldi vengono dati a “cani e porci” e i cittadini EU vengono ignorati.
    La Comunita’ Europea – “dona” e trasferisce soldi per diversi stati. Alla Gran Bretagna sono stati allocati oltre £15 bilioni ANCHE per Social Care. View this site, please:
    http://www.dwp.gov.uk/esf/esf-in-action/esf-projects/

    Ho letto bene vari “posts” su questo subject e Ealing e’ razzista (solo su cittadini europei) e MOLTO ignorante.
    Se il cittadino Europeo e’ Habitual Resident (in compliance with Part 3 – Habitual residence & right to reside – IS/JSA/SPC/ESA), vuol dire che ha gli stessi diritti di un inglese. Lui puo’ quindi fare venire i genitori perche’ loro sono coperti dal suo status di Resident – or – Excercising Treaty Rigths. Hanno quindi diritto a Social Care.
    Che poi Ealing ignora tutti i fatti e paragonano la signora come una nigeriana (with the same rights) – e’ chiaramente un caso unico e molto insolito.
    Questo e’ Ealing e questo e’ arrivato a fare news. La domanda da farsi e’:
    Quanta discriminazione c’e’ su cittadini europei da parte di autorita’ inglesi?
    Dalla lista che ho inserito sopra – ho notato che la comunita’ europea e governo inglese hanno pagato oltre £1.2 milioni – solo nel 2102 – per societa’ di charities a Londra per Kenya, Uganda, Tamil and Somalia.
    Infatti il Comune di Ealing assume principalmente carers dalla Somalia per assistere gli immigrati della Somalia.
    Riassunti delle lettere di Ealing le ho trovate su questo sito
    http://www.facebook.com/groups/8156530043/
    Sono cittadino Eire ed ho lavorato a Milano con tutti i diritti che ha un Italiano. La mia pensione verr’a da Italia e Gran Bretagna ma i miei diritti sono uguali a altri cittadini della EU. Se ho torto fatemi sapere – sono sempre pronto ad imparare.

  2. Non abbiamo gridato allo scandalo. Non è nostro costume e non è la nostra linea editoriale. E crediamo di non fare cattivo giornalismo. Abbiamo solo segnalato ai lettori un caso che potrebbe riguardare tanti figli italiani che vino in UK e che hanno la madre o il padre che abitano con loro qui in UK e sono nelle stessa situazione. Solo questo. E crediamo che sia anche un problema politico che potrebbe riguadare in futuro le altre comunità dell’Unione Europea presenti in UK. Solo questo. Cmq grazie 1000 per il commento e continui a seguirci…. la Redazione di Italynews.it

  3. Ragazzi, calmatevi. Qui c’e’ un fraintendimento di base, ovvero si danno due info diverse e confuse
    1) La signora dovrebbe essere rimpatriata secondo Ealing council
    2) La signora non ha diritto ai benefits

    Allora, il primo punto e’ assurdo, nessun cittadino EU puo’ essere rimpatriato a meno che non abbia commesso un crimine o infranto la legge. La signora puo’ stare in UK quanto vuole e nessuno mai verra’ a portarla via. Il Council non e’ la polizia e nemmeno la polizia ha il permesso di farlo perche’ appunto, come dice Holly nel commento precedente, nessun cittadino italiano deve avere un visto per abitare qua, basta che si iscriva all’AIRE

    Per il secondo punto, purtroppo, temo Ealing Council abbia delle ragioni. Ovvero, non e’ che qualunque pensionato malato straniero puo’ venire qui e aspettarsi di essere mantenuto dallo stato inglese. I benefit ai pensionati sono pagati coi soldi delle tasse dei lavoratori residenti qui. Se una persona qui non ha mai lavorato ne’ pagato le tasse, perche’ mai dovrebbe avere le badanti ecc pagate dal comune? La signora ha diritto ad essere curata gratis, come tutti, tramite l’NHS. Ma temo proprio che non abbia diritto a cure extra, non perche’ a Ealing sono razzisti ne’ perche’ la signora e’ di serie B, ma semplicemente perche’ non e’ mai stata residente in UK. Credo ci siano regole per cui occorre un certo numero di anni di residenza o cose simili, bisognerebbe informarsi, ma immaginate se qualunque pensionato straniero con alzheimer potesse arrivare qui e farsi mantenere dal comune, lo stato andrebbe a ramengo. Dove li prendono i soldi? Se la famiglia ha finora richiesto i benefits senza averne il diritto e sono stati “beccati”, allora si’ che la signora purtroppo rischia di venire rispedita a casa. Magari erano in buona fede, ma io ho il sospetto che sia successo questo.
    Detto cio’, auguro alla signora ogni bene e che la questione possa essere risolta. Ma non gridiamo allo scandalo prima di sapere bene cos’e’ successo, questo e’ cattivo giornalismo

  4. I don’t understand this article. Any EU citizen is free to live anywhere within the EU for as long as they want. Italians wishing to live here just need to inform their Comune back home and register with AIRE. Job done. I am Italian and I’ve been living here 18 years working freelance and even when I don’t work nobody can send me anywhere. The definition second class citizen doesn’t exist according to British laws so I’m not sure whether Ealing council is making things up (but it sounds weird, there are plenty of Europeans living in Ealing, Italians included) or if the journalist who wrote this is a bit confused. in fact it all sounds a bit odd, since no Italian gets their passport stamped at airports (we go straight in with the other EU passengers) how can Ealing council know when this lady arrived?
    EU citizens don’t need visas nor permits and they don’t have a three month limit. Everyone knows that. It’s probably different if this lady wants to claim benefits. I don’t believe anyone just arrived in this country and who’s never worked here has the right to get money from the state, but to be honest, that seems fair. She would have the right to free Nhs, free transport etc. She simply needs to register as a UK resident with AIRE, the register of Italian citizens living abroad.

  5. I am not sure what is the legal definition of a “second-class citizen”, but if this Italian lady is one, than Irish, French, Germans and so on, are all second-class citizens. Ealing Council is either very ignorant or very racist.

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