Secondo le stime preliminari dell’Istat sul commercio extra Ue, a gennaio 2013 si è avuto un incremento del 3,9 per cento sul mese precedente, mentre rispetto a gennaio 2012 la crescita è stata del 17,7 per cento. Sempre a gennaio 2013 la bilancia commerciale con i paesi extra Ue registra un deficit di 2,3 miliardi di euro, più che dimezzato rispetto a gennaio 2012 (-5,2 miliardi). Tra le altre cose, l’Istituto di statistica rileva la difficoltà nell’export dei prodotti energetici: -25,9 per cento su mese, -26,2 per cento su anno. Si legge nella nota: “A gennaio 2013, rispetto al mese precedente, i flussi commerciali presentano un incremento, più marcato per le esportazioni (+3,9 per cento) che per le importazioni (+3,0 per cento). La crescita congiunturale delle esportazioni interessa tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dell’energia (-25,9 per cento). Particolarmente rilevante è l’incremento dell’export di prodotti intermedi (+8,8 per cento) e di beni di consumo (+7,5 per cento). Gli acquisti di prodotti intermedi (+5,4 per cento) presentano una crescita congiunturale ampiamente superiore alla media, mentre i beni di consumo durevoli registrano una diminuzione (-4,7 per cento). Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale è positiva per le esportazioni (+1,9 per cento) e diffusa a tutti i comparti, con l’eccezione dell’energia (-5,7 per cento). Nello stesso periodo, la marcata diminuzione dell’energia (-12,0 per cento) spiega in ampia misura la flessione complessiva delle importazioni (-5,2 per cento).