Londra – Via libera del Garante privacy su uno schema di Accordo tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano con il quale si intende avviare una ricognizione a livello nazionale dei trapianti sperimentali di cellule e tessuti umani (cornee, cute, valvole cardiache) e dei nuovi medicinali per terapie avanzate.
L’Accordo, che tiene conto delle indicazioni fornite dall’Ufficio del Garante nel corso di contatti informali, esclude la raccolta di dati personali e prevede di rilevare per ogni trattamento terapeutico (terapia cellulare somatica, terapia genica, ingegneria tissutale, trapianto sperimentale) informazioni sul numero dei pazienti coinvolti, lo scopo del trattamento e le patologie curate, il numero delle reazioni o gli eventi avversi gravi.
Nell’esprimere parere favorevole il Garante ha comunque chiesto di innalzare ulteriormente le garanzie, adottando opportuni accorgimenti di aggregazione dei dati relativi al numero dei pazienti coinvolti da parte delle strutture sanitarie al fine di escludere il rischio di identificazione anche indiretta dei pazienti.
Il sistema, in attesa dell’istituzione del registro nazionale in materia, prevede che il Ministero della salute metta a disposizione sul proprio sito due schede. La prima, compilata dalla struttura sanitaria che ha effettuato i trattamenti, va trasmessa alla autorità regionale o provinciale di riferimento, che a sua volta riempie la seconda scheda con i dati riepilogativi regionali. Le due schede vanno poi inviate da Regioni e province autonome al Ministero della salute attraverso una apposita casella di posta elettronica certificata.
Ogni sei mesi, con le stesse modalità le strutture sanitarie devono provvedere all’aggiornamento dei dati, mentre l’elenco dei trattamenti terapeutici censiti e delle strutture sanitarie che li hanno effettuati dovrà essere pubblicato annualmente sul sito del Ministero.