Nella sua città d’origine, Cisterna di Latina, la donna era conosciuta ed anche compatita per quell’invalidità che – seppur misteriosa- la costringeva da anni su una sedia a rotelle oppure ad usare le stampelle. Ma la 52enne, che godeva di un assegno per l’invalidità civile al 100%, non appena usciva dal paesello con la sua macchina, si toglieva i panni da inferma e, talvolta calzando anche tacchi a spillo, girava per Latina a passeggiare fare shopping. Naturalmente senza l’ausilio della carrozzina o di altri mezzi di supporto.