Mentre stanno per essere sferrate le prime pedate mondiali, a San Paolo si sta giocando un’altra grossa partita: quella per il potere nella Fifa. Sepp Blatter, che è al timone di comando da sedici anni come presidente, dopo aver fatto a lungo il segretario generale (dal 1977 nella Fifa prima come direttore tecnico, poi come segretario ai tempi di Joao Havelange), si è sentito dire “basta” proprio da importanti federazioni europee come quella olandese e inglese anche se ha ancora l’appoggio di altre confederazioni. Avrà promesso mari e monti. Il calcio negli ultimi anni ha fatto passi da gigante ed è diventato una potenza economica, più che sportiva. Lo sanno tutti che per le mani dell’istituzione “svizzera” passano miliardi e miliardi, perchè ormai sono sponsor e televisioni a tenere su la baracca: il pallone è, oseremmo dire, marginale. Se si gioca è meglio, ma la vera partita è quella dei soldi.