L’affondo di Stefano Fassina come cartolina della giornata, la richiesta di “lealtà” da parte del premier-segretario come avviso ai naviganti. Sullo sfondo, i mesi cruciali delle riforme e la partita del Colle. Anticipata da una scia di veleni e dai venti di scissione l’assemblea del Pd regala nuove scintille tra la minoranza Dem e Matteo Renzi che, senza mezzi termini, tenta di azzerare la possibilità di nuovi “diktat” in Parlamento, scegliendo tuttavia di non arrivare allo strappo, neppure dopo l’attacco frontale dell’ex viceministro, che dal palco sbotta: “Se vuoi andare al voto dillo”.