“Cara Milano, cara Italia, oggi siete ancora una volta intenti a fare la conta dei danni ed a dover fronteggiare le solite devastazioni. Cara Milano, cara Italia, mangiate i frutti dell’ipocrisia sconfinata di una classe dirigente che ci lega le mani e poi pretende che fermiamo orde di delinquenti con la forza del pensiero. Cari Colleghi, siete ancora una volta intenti a farvi curare le ferite inferte non solo da criminali travisati scesi in strada per massacrarvi, ma anche dei bugiardi che governano il Paese affossandovi ed abbandonandovi sempre di più, fomentando la vostra criminalizzazione e poi manifestano solidarietà fasulla e soddisfazione per il vostro operato. Cari Colleghi, siete ancora qui a tentare di reprimere la rabbia e la delusione e la frustrazione, aspettando l’introduzione di leggi che vi tutelino da torture di cui non frega nulla a nessuno. Caro Expo, sei iniziato con un disastro annunciato, annunciato perché non poteva essere altrimenti in un Paese dove la sola protezione che si mette in pratica è quella per i violenti furbetti che si coprono il volto per sfuggire alle proprie responsabilità mentre le Istituzioni sono tutte intente a trovare il modo di marchiare i propri Servitori con numeretti che consentano di punirli se solo osano tentare di difendere città e cittadini ostaggio della vigliaccheria e della dissolutezza di chi pensa che tutto gli debba essere concesso”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia.