Bollittino di guerra dal fronte torinese

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Torino – Gli eventi tumultuosi che nelle giornate dell’8 e 9 Febbraio hanno devastato la città di Torino, non possono che definirsi una guerra urbana, contro ogni nobile ideale professato dall’art.21 della nostra Costituzione.
Quarantotto ore di disordini e urla in cui i nostri cari colleghi “celerini” e “questurini” (così definiti dai moderni Lanzichenecchi e difensori della libertà) invece che a una libera espressione di dissenso civile si sono trovati difronte a un’orda barbarica di violenti, che ha messo ferro e fuoco un’intera città.

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