“Il blocco delle opere infrastrutturali che si registra in Sicilia, con le autostrade e le ferrovie inadeguate e collegamenti obsoleti, è una vergogna inaccettabile in un paese civile. Così come è intollerabile che, di fronte alla perenne diatriba sulla necessità di fare o non fare il ponte sullo Stretto, non si realizzino né le infrastrutture né lo stesso Ponte”.
È l’appello d’allarme lanciato dal segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’anca, e da quello di Messina, Giuseppe Famiano, nel corso del consiglio generale della Filca Cisl Messina, che si è tenuto oggi, nella sede Cisl di Messina, al quale hanno partecipato anche il segretario nazionale della Filca Cisl, Ottavio De Luca e il segretario generale della U.S.T Cisl Messina, Tonino Genovese. “È una battaglia – continuano D’anca e Famiano – che con tutta la Cisl portiamo avanti ormai da anni, per questo ci auguriamo che le istituzioni si attivino per mettere fine alla annosa scelta tra “ponte si e ponte no”, che ha continuato a determinare soltanto l’isolamento della Sicilia, aumentando il gap con il resto del Paese”.
“È urgente- ha sottolineato Ottavio De Luca – che si provveda anche alla manutenzione straordinaria di tutti viadotti e che venga monitorato il territorio perché è vergognoso che nel 2019 si muoia ancora a causa della pioggia, e proprio qui, nel messinese, purtroppo le stragi di vittime per le frane sono state parecchie”.