Stromboli (Messina), 30 agosto 2019 – Lo Stromboli continua a far paura. Una nuova esplosione –dopo quella, forte, di mercoledì – è avvenuta poco prima delle 23 di ieri sera sul vulcano. Stando alle prime testimonianze l’attività parossistica sarebbe di intensità leggermente inferiore a quella di ieri. Di certo sull’isola si è depositata una fitta coltre di cenere, sabbia e altro materiale lavico.
Finora non vengono segnalati danni a persone o cose, ma la paura è davvero tanta, soprattutto di notte. La prima esplosione – intorno alle 22:45 – è stata seguita circa venti minuti dopo da una seconda replica di intensità inferiore e da una terza, intorno alle 23:30, simile alla prima. L’eruzione sta provocando una colata lavica che scende lungo la sciara del fuoco, il canale sul versante occidentale del vulcano dal quale il fiume di fuoco raggiunge il mare. Il chiarore provocato dalla colata è visibile anche a distanza di diversi chilometri.
A Stromboli al momenti ci sono circa 3 mila turisti; meno di un centinaio sono invece quelli che si trovano ancora nella piccola frazione di Ginostra, raggiungibile solo via mare. Ieri in molti avevano deciso di abbandonare l’isola dopo l’esplosione registrata dall’Ingv alle 12:17.
Secondo la sala operativa della Protezione Civile regionale, che si è messa in contatto con il sindaco e con le forze dell’ordine dopo le esplosioni sullo Stromboli, al momento non si segnalano danni. La situazione viene definita “sotto controllo”.