“Pensare di affrontare la questione della sicurezza e del controllo stradale con interventi che non vadano nel senso del potenziamento e dell’ammodernamento della Polstrada è quantomeno riduttivo. Né l’idea di coinvolgere maggiormente le polizie locali sul tema può prescindere da una riorganizzazione generale che parta dalla formazione e dalla dotazione di strumenti idonei di tutti i soggetti coinvolti. Chiediamo un impegno massiccio in tal senso perché la drammatica carenza di assegnazioni a questa specialità della Polizia di Stato, e la mancanza di strumentazioni moderne e più efficienti ha messo anche questo settore in grandissimo affanno”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia, a proposito dell’accordo quadro stipulato tra il ministero dell’Interno e l’Anci per un maggiore impegno delle polizie locali nei servizi di prevenzione stradale e di infortunistica nelle città. Un tema sul quale anche l’Asaps oggi è intervenuta chiedendo al ministro Lamorgese chiedendo di restituire alla Polstrada un ruolo di primo piano.
“Puntare sulla collaborazione con le polizie locali, peraltro già esistente – insiste Mazzetti -, non consente di affrontare questioni che, non a caso, hanno da sempre richiesto l’impegno della Polizia di Stato in questo delicato settore. Ma anche questa specialità ha subito purtroppo gli effetti nefasti di promesse economiche mai mantenute con i poliziotti, e poi di tagli e ridimensionamenti che la sicurezza dei cittadini non può permettersi. Da anni denunciamo la mancanza di assegnazioni alla Polstrada, di una maggiore formazione professionale, di un idoneo parco mezzi, di moderni e adeguati materiali di servizio e strumentazioni per le rilevazioni. I poliziotti lavorano instancabilmente sulle strade, dove peraltro da sempre versano il più elevato tributo di sangue allo Stato, ma a volte con etilometri che hanno più di venti anni e che, oltre tutto, ci capita di dover mettere a disposizione delle polizie locali dei centri più piccoli che non ne sono dotate, e che comunque la notte non coprono i territori. Anche la viabilità ordinaria urbana necessita di nostri interventi e non è raro che persino in quel contesto dobbiamo fare i salti mortali per avere una pattuglia quando serve. Il discorso resta sempre lo stesso: la coperta è corta ma i poliziotti ci devono essere, sopprimere o ridimensionare le sezioni Polstrada è un errore gravissimo, è indispensabile potenziarle”.