Settimana delle Residenze Digitali

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Dal 22 al 28 novembre, la seconda edizione della Settimana delle Residenze Digitali, un progetto nato dal bando delle Residenze Digitali e promosso dal Centro di Residenza della Toscana (ArmuniaCapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini, il Centro di Residenza dell’ Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale di Rubiera), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova e ZONA K di Milano. 9 realtà, per una partnership allargata rispetto allo scorso anno, e tre tutor di progetto – le studiose Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti – per dare maggiore respiro e un crescente supporto alle progettualità artistiche.

Al bando lanciato in primavera avevano risposto 178 compagnie, ma sono stati 7 i progetti artistici selezionati, che verranno presentati durante la settimana delle Residenze Digitali e a cui il pubblico potrà accedere online, vivendo esperienze uniche di fruizione del web: Whatever Happens in a Screen Stays in a Screen di Chiara Taviani; The Critters Room di Jan Voxel, gruppo composto da Lorenzo Belardinelli, Cinzia Pietribiasi, Lidia Zanelli; WOE – Wastage of Events di Giacomo Lilliù/Collettivo ØNAR e Lapis Niger; Dealing with Absence di Margherita Landi e Agnese Lanza; Sàl│Rite – Studio 0.2 della compagnia fuse*; Into the Woods – La finta nonna di Lorenzo Montanini, Simona Di Maio, Isabel Albertini; I Am Dancing in a Room_La Fauna 2k21 di Mara Oscar Cassiani.

Il programma della Settimana

Dal 22 al 28 novembre, ogni giorno alle 16, sarà possibile accedere a un episodio (7 episodi, della durata di 10 minuti l’uno) di Into the Woods – La finta nonna, progetto di Lorenzo Montanini, Simona Di Maio, Isabel Albertini: un dispositivo narrativo che coniuga riprese, teatro e video 360˚, realizzato a partire da una delle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino, “La finta nonna”. Una bambina deve attraversare il bosco oscuro e sconosciuto, lottando per salvarsi da un’orca. Ce la farà? Into the Woods è un progetto digitalmente artigianale (o artigianalmente digitale) in cui il teatro d’oggetti incontra il video a 360˚, creando un senso di immersività impossibile attraverso la rappresentazione puramente scenica. Lorenzo Montanini è regista, formatore e performer, ha diretto più di trenta spettacoli per teatri e festival in Europa e in America. Simona Di Maio è attrice, formatrice e regista. Co-fondatrice della compagnia Il Teatro nel Baule e co-direttrice artistica della stagione di teatro per famiglie al Teatro Bellini di Napoli. Isabel Albertini lavora con i materiali; ha una formazione in gioielleria contemporanea e gestione culturale.

Dal 22 al 28 novembre, ogni giorno alle 18, sarà disponibile online un episodio di Whatever happens in a screen stays in a screen, della coreografa e danzatrice Chiara Taviani: otto mini-film realizzati con il green-screen, della durata di 8 minuti l’uno, con sottotitoli in italiano e inglese. Il progetto, realizzato interamente con musiche e immagini libere da copyright, esplora le possibilità di modificazione dell’immagine tramite la variazione del background. Inserendo una figura viva all’interno di un’immagine fissa si creano una variazione di percezione e una nuova possibilità di lettura: tableaux vivants si susseguono, sia nella loro realizzazione artigianale vintage, sia nella loro drammaturgia. Protagonisti del mediometraggio, Ambra Chiarello, Lorenzo De Simone, Marco Quaglia, Giselda Ranieri, Simone Previdi, Natalia Vallebona, Simone Zambelli, e con la partecipazione di Francesco Montagna, Maura Teofili e Sofia Naglieri. Coreografa e danzatrice, Chiara Taviani lavora come artista indipendente tra Francia e Italia, ottenendo vari riconoscimenti; nel 2020 è stata selezionata come artista AerowavesTwenty20′.

Lunedì 22 novembre, alle 21, appuntamento con Dealing with absence, progetto della coreografa, media artist e antropologa Margherita Landi, e della danzatrice e coreografa, Agnese Lanza. Un processo di delivery coreografico. I visori VR arrivano direttamente a casa del danzatore che può fruire dei contenuti d’ispirazione cinematografica sul tema dell’assenza. Nel momento di emersione, all’interno della Settimana delle Residenze Digitali, il pubblico troverà solitudini collegate, una coreografia “istantanea” che passa da una danzatrice all’altra creando una nuova comunità, che si costruisce attraverso canali che escludono la presenza fisica ma che, attraverso la tecnologia, trova una forma poetica. Partecipano al progetto, prodotto da Gold Enterprice con il sostegno di Residenze Digitali, le danzatrici Lucrezia Gabrieli, Francesca Santamaria, Cora Gasparotti. Attraverso un video, accessibile online fino a domenica 28 novembre, sarà possibile scoprire il percorso di residenza sulla creazione coreografica in VR.

Mercoledì 24 novembre, alle 21, Olga legge i critters del gruppo Jan Voxel, estratto dal progetto The Critters Room, live radiofonico in collaborazione con Mikroradio. “The Critters Room” è un ambiente reale e virtuale in cui sperimentare la presenza “dei mostri e dei fantasmi dell’Antropocene”, dove convivono molteplicità di connessioni e compresenze tra artisti, dati, attivisti, hardware, scienziati, pollini. Protagonisti del progetto sono le polveri sottili, PM10, misurate da centraline auto-costruite e di libero accesso, e i vetrini da microscopio, esposti all’aria con pratica performativa, catalogati e micro-fotografati. Jan Voxel è un gruppo informale, nato nel 2019 e costituito dal fisico e informatico Lorenzo Belardinelli, dalla performer e regista Cinzia Pietribiasi e dalla danzatrice e scenografa Lidia Zanelli. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Compagnia Pietribiasi/Tedeschi e con il sostegno di Ateliersi Bologna e Officina Leo van Moric, Parma.

Giovedì 25 novembre, alle 20:30, sarà la volta di Sàl |Rite – Studio 0.2, un progetto di fuse*, uno studio e una compagnia di produzione indipendente fondata nel 2007, che esplora le possibilità espressive date dall’uso creativo delle tecnologie digitali al fine di interpretare la complessità dei fenomeni umani e naturali. Nella settimana delle Residenze Digitali, la compagnia presenta ilsecondo studio di Sàl | Rite, uno dei piani lungo i quali si articola il progetto Sál (“Anima”in islandese), terzo capitolo della trilogia di live-media performance composta da Dökk e Ljòs. Nella versione stand-alone, Sál | Rite assume la forma di una sessione live di meditazione guidata in cui i tracciati neurofisiologici dei partecipanti vengono raccolti in tempo reale e generano una scultura di dati, seguendo un parallelo ideale con quella che sarà la struttura della performance dal vivo. Al termine della meditazione che avverrà online, il partecipante sarà accompagnato in un momento di rielaborazione e consapevolezza rispetto all’esperienza appena vissuta, attraverso alcune domande volte all’analisi delle proprie percezioni ed emozioni. Questa parte dell’esperienza verrà presentata sotto forma di prototipo in occasione di Residenze Digitali, con lo scopo di testare una serie di funzionalità in fase di sviluppo che porteranno alla creazione di un archivio esplorabile delle sensazioni provate da chi ha partecipato.

Venerdì 26 e Sabato 27 novembre, alle 18:30, live-streaming di WOE – Westage of events di e con Giacomo Lilliù e Lapis Niger, produzione MALTE | Collettivo Ønar. Una performance in realtà virtuale, liberamente ispirata dal graphic novel “The Cage” di M. Vaughn-James. Attraverso un tour di rovine poligonali, reperti digitali e contenuti dell’inconscio collettivo si trasfigurano in un paesaggio alieno, perturbante, da ri-conoscere sotto un sole elettrico. WOE tenta di squarciare la superficie dell’iper-connessione per svelarne il rovescio, la mole di scorie prodotte dal sovraccarico di informazioni, e l’esplorazione solitaria di una realtà eternamente da processare, che sia virtuale o meno. Attore e regista, Giacomo Lilliù ha fondato il gruppo multidisciplinare Collettivo ØNAR. Napo Lapis Niger è sia illustratore sia metà degli Uochi Toki.

Domenica 28 novembre, alle 18, diretta live-streaming di I Am Dancing in a Room_La Fauna 2k21 di Mara Oscar Cassiani, artista wi-fi based che lavora nell’ambito della performance, della coreografia e dei media digitali, insignita nel 2019 del premio Digital Award di Roma Europa Festival. La performance digitale I Am Dancing in a Room si sviluppa ed estende come un capitolo completamente nuovo della ricerca intorno al concetto di Fauna, intesa come parte dell’habitat della rete e delle sue manifestazioni. Il titolo è ispirato all’ opera sonora di Alvin Lucier “I Am Sitting in a Room”, ma anche alla internet solitudine che vive nel continuo scroll down dei social tra un utente e l’altro di fronte al proprio schermo. Vi è mai capitato di fare scroll down per ore tra un utente e l’altro? La performance medita sull’eterno riverberarsi del linguaggio della gestualità di rete, da una stanza all’altra degli utenti, uniti dalla persistenza della stessa micro-coreografia contratta e dalla sinestesia del senso di vicinanza permesso dallo schermo. La ricerca di comunicazione, la solitudine, la connessione intima, nonostante l’assenza della fisicità sono temi che convivono mentre l’habitat, la stanza che li ospita è in continuo mutamento.

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