Un giorno mentre “la Premiata Marionettistica Mangiafuoco” bivacca in prossimità di un villaggio, dove rappresenterà il suo solito spettacolo sulla tradizione, Mangiafuoco decide di buttarsi nell’avventura di allestire uno spettacolo sulla storia di Pinocchio.
Lui, la sua storia la conosce bene perché l’ha appresa direttamente dalla viva voce del burattino parlante. Ora si tratta solo di tirare fuori dai bauli i materiali di scena ed iniziare le prove.
Pi…Pi… Pinocchio è un omaggio alla figura del burattinaio per eccellenza, Mangiafuoco, che riscattato dal ruolo di “cattivo” a cui siamo abituati, diventa il narratore nostalgico di una propria storia del famoso burattino. Mangiafuoco dopo il fatidico incontro con Pinocchio entra in crisi di identità, non possiede più la vita delle figure, venendogli negata la funzione di “creatore” e “animatore”. Pinocchio vive di vita propria.
L’impedimento di questo ruolo gli fa scoprire i suoi limiti “umani”, ma allo stesso tempo scatena nel suo animo sentimenti di rispetto e ammirazione. Quel piccolo essere di legno lo ha fatto emozionare con le sue strabilianti avventure alla ricerca del padre perduto.
Una storia commovente e appassionante per tutti, capace di sciogliere anche i cuori di pietra.
NOTE DI REGIA. Uno spettacolo di teatro nel teatro, dove su piani paralleli, tra il metateatro e l’apertura di finestre della memoria, appare la vera storia di Pinocchio.
Nella scena si combinano così due momenti: il presente della costruzione scenica condotta dagli attori nel ruolo di aiutanti del maestro burattinaio, impersonificato da una grande figura animata posta al centro della scena e il passato appartenente alla storia conosciuta, che si dipana in uno spazio scenico mutevole. Gli attori e le figure ci accompagnano nei luoghi tipici: il teatro di Mangiafuoco, il paese dei balocchi, il campo dei miracoli e il mare dove alla fine appare il grande pesce. La storia così scorre delicatamente in un contesto magico e ricco di colpi di scena.
La versione attuale di Pi… Pi… Pinocchio è un riallestimento, con una rinnovata drammaturgia e regia, di una produzione del 1996 che ebbe un notevole successo di pubblico.
BREVI NOTE SU TIEFFEU. TIEFFEU, Teatro Figura Umbro, nasce 35 anni fa come “Centro professionale stabile di produzione, promozione e ricerca nel Teatro di Figura”. E’ riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Si costituisce come associazione nel settore ad opera di Mario Mirabassi, che ne è il Presidente e il Direttore artistico. Fin dal suo nascere rappresenta un punto di riferimento nazionale ed internazionale per il TEATRO DI FIGURA, soprattutto contemporaneo. La sua storia ha inizio molto prima, nel 1976 con la costituzione di un primo nucleo di compagnia teatrale che raccolse l’eredità di alcune esperienze italiane ed internazionali di punta nel periodo, non esclusivamente legate al Teatro dei Burattini e delle Marionette, ma interessate anche a forme di spettacolo di piazza, di eventi installativi e di animazione urbana. Il Teatro di Figura diventa in questo contesto una scelta obbligatoria e definitiva per i suoi stretti legami con le Arti Visive. Attraverso questa antica e moderna forma di arte teatrale interdisciplinare si definiscono le caratteristiche delle produzioni di Tieffeu, consentendo di esprimere al meglio le note qualità artistiche e tecnico/costruttive del Prof. Mirabassi, docente dell’Accademia di belle arti di Perugia, conosciuto per le sue Figure/Sculture, per i marchingegni, le scenografie e le altre particolari invenzioni.
Il Teatro di Figura umbro con le sue spiccate peculiarità emerge rispetto al panorama italiano e si distingue da altri centri di “teatro per ragazzi”, diventando negli anni un polo attrattivo con delle interessanti prospettive sul terreno della sperimentazione e della formazione. I molti contatti e la frequentazione di importanti centri e maestri internazionali influenzano non solo questa originale scelta stilistica rafforzando la specificità di “genere”, ma condizionano l’organizzazione produttiva del centro e la sua capacità di entrare a far parte di circuiti sempre più vasti. Questo percorso trova definizione nel 2012 con la nascita del “Teatro di Figura Perugia” comprendente una sala teatrale moderna ed attrezzata; il “Muma, Museo delle Marionette dei Mirabassi” che accoglie circa 500 opere costruite dalla famiglia Mirabassi e usate per 65 spettacoli prodotti e distribuiti in Italia e all’estero; il “Centro di Arti espressive” una struttura formativa per attività rivolte ai ragazzi ed agli adulti, un laboratorio attrezzato per la costruzione di Figure e di scene. Il nostro Centro di teatro di figura da numerosi anni è conosciuto in Italia e all’estero per la sua capacità produttiva e organizzativa, per le sue dotazioni tecnico-professionali di alto livello. Nel panorama nazionale, per le particolarità che presenta, può considerarsi tra quelli di dimensioni maggiori, capace di allestire materiali di alta qualità artistica non solo per proprie produzioni annuali, ma anche per altre compagnie. Oltre all’attività di spettacolo svolge attività di promozione teatrale e formazione del pubblico con mostre, laboratori per bambini e adulti, seminari, stage-attività di ospitalità artistica, rassegne teatrali per ragazzi in diversi Comuni dell’Umbria come il Festival “Figuratevi…di essere bambini”, Corsi di Formazione professionale per operatori di Teatro di Figura, corsi aggiornamento per insegnanti.