Regione Lombardia conferma il suo impegno con la ONG Soleterre per mettere in salvo i piccoli pazienti oncologici e continuare a garantire loro le cure salva vita. Partito questa mattina dalla Polonia, l’aereo della salvezza è atterrato a Milano-Linate alle ore 13,55 trasportando in Lombardia i primi sei pazienti, con i loro familiari, ora ricoverati quattro all’IRCCS San Matteo di Pavia e due all’Istituto dei Tumori di Milano.
“Questi piccoli pazienti – ha detto il presidente di Fondazione Soleterre, Damiano Rizzi – hanno percorso 2.255 chilometri. Abbiamo creato un corridoio umanitario per farli uscire dalla capitale ucraina e toglierli dalle bombe. Tutti i pazienti sono stati evacuati con il personale sanitario e i loro genitori. Un viaggio stremante, in treno, bus e persino a piedi, durante il quale sono state sempre garantite le cure. Abbiamo ottenuto permessi speciali per prenderli nella notte al confine polacco saltando 30 ore di fila d’attesa in ragione delle loro condizioni di salute precarie. Una vera e propria ‘operazione lampo’ in un contesto di guerra per la quale, finalmente ora, possiamo tirare il primo sospiro di sollievo. Ora tutti i pazienti provenienti dai centri oncologici di Kiev si trovano presso l’Ospedale pediatrico di Leopoli e da lì verranno afferiti alle diverse strutture europee che hanno offerto disponibilità all’accoglienza, in primis la Polonia”.
“Siamo in contatto con il Governo – ha spiegato il presidente – per la realizzazione di un ospedale da campo al confine dell’Ucraina, presumibilmente in Romania, in grado di offrire assistenza il più vicino possibile alle zone di guerra”.
“Soleterre – ha sottolineato il dottor Rizzi – è grata alla Regione Lombardia per questo gesto di umanità, che non solo salva vite ma dona speranza. Questo è solo l’inizio, stiamo lavorando per trasferire e portare in salvo altri pazienti e garantire loro il proseguimento delle cure. Ringrazio il presidente Attilio Fontana, il suo capo di gabinetto, Giulia Martinelli, il direttore generale di AREU Alberto Zoli, il presidente dell’IRCCS San Matteo di Pavia, Alessandro Venturi, e il direttore generale, Stefano Manfredi, il direttore sanitario, Alberto Ambrosio, il direttore dell’Oncologia Pediatrica, Marco Zecca, il presidente dell’Istituto dei Tumori di Milano, Marco Luigi Votta e il direttore generale, Carlo Nicora. Con loro non è mai stato perso un solo secondo e vi è stata una totale adesione di sostanza e di cuore a questo progetto che dimostra come vi sia una capacità di cura che si estende anche alle condizioni di estrema emergenza”.
Il volo umanitario è stato promosso dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in segno di solidarietà con le sofferenze del popolo ucraino e a sostegno del lavoro che Soleterre, ONG che opera da oltre 20 anni in Ucraina, porta avanti per garantire le cure dei bambini malati di tumore. Il trasporto è stato eseguito dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) che ha predisposto un aereo adatto ad accogliere i pazienti con i loro nuclei familiari e il personale sanitario specializzato proveniente dai tre ospedali che prenderanno in cura i bambini.
SOLETERRE ONG – Fondazione Soleterre è una ONG che da vent’anni, oltre che fornire cure e assistenza medica, si impegna per la salvaguardia e la promozione del benessere psico-fisico per tutte e tutti, in ogni parte del mondo. Fondazione Soleterre lavora in Ucraina dal 2003 insieme al proprio partner e associazione gemella Fondazione Zaporuka, dove realizza interventi strutturali, garantisce strumentazione medica e forniture di farmaci nei reparti dell’Istituto del Cancro e dell’Istituto di Neurochirurgia di Kiev e dove gestisce una casa d’accoglienza per ospitare gratuitamente i bambini malati in cura a Kiev. Negli ultimi anni Fondazione Soleterre ha esteso il proprio intervento anche alla città di Leopoli, per creare la prima Unità trapianti di midollo osseo per la cura dei tumori pediatrici dell’ovest del paese. Fondazione Soleterre ha contribuito, dal 2003 ad oggi, a innalzare i tassi di sopravvivenza dei bambini malati di cancro portandoli dal 55 al 64% e ha assistito complessivamente oltre 28.000 bambini con i loro genitori.