Giornata Nonni e Anziani, Ricchezza per Paese, ma lo Stato è assente

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«In piena crisi e con le Camere sciolte, la politica pensa già alle prossime elezioni e allora nella Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, che si celebra domani, 24 luglio, è più che mai urgente lanciare un accorato appello allo Stato e alle Istituzioni, colpevolmente assenti nella cura degli anziani, spesso abbandonati ad essere soli.

L’Italia, infatti, già nel 2021 è stata condannata dalla Cedu per aver violato l’articolo 8, per non aver adottato misure idonee a garantire il legame tra nonni e nipoti. In più, come se non bastasse, da mesi assistiamo a istanze disumane che vorrebbero legalizzare il suicidio assistito, ben sapendo che questo piano inclinato porterebbe alla morte proprio degli anziani, spesso considerati come uno “scarto” e un “peso”. Essi, invece, sono una ricchezza da tutelare. I nonni, infatti, si sono rivelati una risorsa fondamentale per figli e nipoti durante la crisi economica e pandemica, fungendo da baby-sitter, da professori, persino da cuochi o da tuttofare per la propria famiglia, con un risparmio medio di oltre 2mila euro al mese.

Una ricchezza, quella di nonni e anziani, che non è solo materiale ed economica, ma soprattutto culturale per tutto quello che possono donare e insegnare alle future generazioni. Lo Stato, dunque, cambi rotta e che il nuovo Parlamento tuteli gli anziani anziché proporre loro la morte o una vita di solitudine e abbandono», così Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus.

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