La 50° edizione del premio ‘Isola d’Elba-Raffaello Brignetti’ a Alessandro Zaccuri

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La 50esima edizione del premio letterario internazionale “Isola d’Elba – Raffaello Brignwtti” si è consumata tra memoria e progetti futuri. Questo è un po’ in sintesi il ‘liet motiv’ della manifestazione letteraria che compie, quest’anno, il mezzo secolo di vita. Concetto per altro ripetuto sia alla sala convegni dell’hotel Airone la mattina per la conferenza stampa, sia nel cortile della Linguella con la proclamazione ufficiale del vincitore alla comunità elbana. Lo ha proclamato Ernesto Ferrero, per la prima volta nei panni di presidente della giuria letteraria. Si tratta di Alessandro Zaccuri che ha avuto, come la stessa giuria ha ammesso, un largo consenso sia fra i giurati medesimi, sia fra quelli popolari. A sancirgli la vittoria è stato il libro “Poco a me stesso”, edito da Marsilio. Nell’albo d’oro del premio, la casa editrice che ha sede a Venezia, ha visto premiato un suo libro nel 2004, “Elogio delle donne mature” di Stephen Vizionczey e un premio speciale nel 1970 con “La conquista del potere” di Gilles Martinet. Oggi ne aggiunge un altro titolo. “L’ho pensato a lungo – ha ammesso lo stesso autore che si è dichiarato compiaciuto che abbia avuto così tanti consensi sulla maggiore isola della Toscana – dovendo decidere l’approccio all’argomento e le modalità di scrittura. Si sa, la letteratura è fatta di cose casuali. Ciò che rappresenta il ‘fil rouge’ di questo libro è l’assenza. Cioè la constatazione che il mio sia un libro abitato da un’assenza, un convitato di pietra. Un po’ come questo premio, in cui è palpabile l’assenza del suo presidente storico Alberto Brandani”. Lo ha ricordato in apertura di conferenza Roberto Marini, presidente in pectore del comitato promotore che ha menzionato anche il professor Giorgio Barsotti, che ha diretto per anni lo stesso comitato e che è mancato a pochi giorni dalla cerimonia conclusiva della 50 edizione. Nel presentare poi le ‘new entry’ fra i componenti della giuria letteraria, Giulia Brandani e Luciano Gelli, ha anche anticipato che, a partire dal prossimo anno, sarà istituito un premio alla memoria di Brandani. Al presidente Ernesto Ferrero il compito di presentare la terna caratterizzata quest’anno da competenze di genere diversi (saggistica, narrativa e biografia), in cui si è contraddistinto Zaccuri. “È autore di una storia – ha ammesso il presidente – che mi ha fatto saltare sulla sedia. Essa si dipana e si presenta al lettore con la formula ‘Cosa sarebbe successo, se..’, riscrivendo la vita dello scrittore italiano per antonomasia, del monumento della letteratura di tutti i tempi, Alessandro Manzoni, non nominato mai, ma che invece si presenta con il suo alter ego, Evaristo Tirinnanzi”. La cerimonia del primo cinquantennio del premio ha avuto la sua definitiva consacrazione nel cortile della Linguella condotta con maestria dallo show girl Valeria Altobelli, alla presenza di un numeroso pubblico e degli sponsor della manifestazione.

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