Pantedosi al convegno Fsp sulla riforma Cartabia, adegueremo i presidi di polizia giudiziaria

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“Quello del confronto di oggi è un tema centrale per le prospettive del sistema giudiziario. Sistema nel quale gli organi di polizia giudiziaria rappresentano un pilastro fondamentale, e la cui funzionalità è un fattore determinante per la piena efficacia delle strategie di repressione e di contrasto dei reati. La riforma del processo penale si inquadra in un ambizioso percorso intrapreso per il raggiungimento degli obiettivi per accedere ai consistenti finanziamenti previsti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza, e quindi si tratta di un’opportunità irrinunciabile per rendere l’Italia un paese più moderno ed efficiente. In questo quadro, l’accelerazione del processo, anche attraverso una sua deflazione e una sua digitalizzazione, rappresenta un’innovazione strutturale fondamentale in grado di sostenere la competitività delle imprese e le aspettative dei cittadini”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo al convegno “Effetti della riforma Cartabia sulle attività della Polizia giudiziaria” organizzato da Fsp Polizia di Stato oggi a Firenze.

“Le novità del D.lgs n. 150 – ha ricordato il ministro – incidono fortemente anche sulle attività delle forze di polizia che svolgono funzioni di polizia giudiziaria, rappresentando un ‘front office’ di ogni quadro ordinamentale. E mi riferisco in particolare alle nuove disposizioni sulla procedibilità di numerosi reati ora perseguibili a querela di parte, alle rilevanti innovazioni in tema di processo penale telematico e di documentazione delle attività di polizia giudiziaria, con il ricorso alla registrazione audio visiva o fonografica di diversi atti di indagine, nonché alle modifiche in tema di notificazione e di indagini preliminari. Io credo che particolare rilievo per le forze di polizia possono avere le modifiche già contenute nella legge 134 del 2021, che è la legge delega della riforma del processo penale, e che riguardano l’estensione della portata applicativa delle norme sostanziali e processuali relative al cosiddetto codice rosso. Le ricadute dirette di tutto questo sugli adempimenti della polizia giudiziaria sono molteplici, e chiamano le forze di polizia a una sfida sicuramente impegnativa per dare compiuta attuazione alla riforma. In quest’ottica è necessario ogni possibile sforzo per adeguare alle accresciute esigenze i presidi di polizia giudiziaria, con un’attenzione specifica alle realtà connotate da più marcate carenze di organico” ha aggiunto Piantedosi ricordando come siano stati “recentemente attivati i lavori per la stesura di un provvedimento interministeriale per l’adeguamento degli organici delle sezioni di polizia giudiziaria la cui ultima edizione risale ormai al 2013. Secondo le prime intese che abbiamo assunto con il ministero della Giustizia, lo scopo che si intende perseguire è quello di potenziare gi organici delle sedi maggiormente bisognevoli di rinforzi, con il corrispondente graduale recupero di personale delle forze di polizia da sedi con esuberi di organico. L’impegno sul fronte dell’adeguamento delle dotazioni organiche ovviamente dovrà essere accompagnato da una valorizzazione della specificità che contraddistingue le funzioni svolte, e tutto questo attraverso il progressivo riconoscimento delle legittime aspettative professionali ed economiche delle forze di polizia, e anche l’innalzamento di quei presidi di tutela che possono consentire al personale di operare in condizioni di maggiore sicurezza”.

“I risultati che abbiamo conseguito in questi ambiti sono considerevoli – ha rimarcato il ministro -, come dimostrano i più recenti interventi normativi, con l’istituzione di un fondo per le assunzioni, che ha consentito di appostare 90 milioni di euro per l’anno 2023, 95 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, e circa 125 milioni annui a regime a decorrere dal 2033. E inoltre uno stanziamento di oltre 10 milioni di euro ulteriori da destinare alla stipula di polizze assicurative per la tutela legale del personale. Abbiamo previsto il potenziamento del ruolo direttivo e degli ispettori del personale della Polizia di Stato attraverso lo scorrimento delle graduatorie, la proroga dei meccanismi di semplificazione per lo svolgimento di procedure assunzionali, insomma tutto quello che siamo riusciti a mettere in campo. Ma la sfida è ancora aperta e ovviamente non ci fermiamo qui. Lo scopo è di avere forze di polizia sempre più all’avanguardia, protagonista nelle diverse aree di intervento e pronte a corrispondere agli scenari in evoluzione con i quali la sicurezza è chiamata a confrontarsi”.

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