by Riccardo Cacelli
Londra – Quello di cui scrivo stamattina e’ la storia di un successo tutto italiano, che nasce e si sviluppa nel sud, ovvero in Puglia.
E’ la storia del Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese (Dta) ha trovato spazio nel numero di settembre della edizione italiana di Forbes.
A raccontare la storia su Forbes è stata la giornalista Piera Anna Franini che già in altre occasioni aveva potuto verificare il valore in termini qualitativi e quantitativi delle attività aerospaziali che si svolgono in Puglia e del ruolo svolto dal Dta.
La giornalista ha ricordato che “proprio in Puglia ha preso forma una filiera dell’aerospazio che va dalla componentistica ai software, dal 2009 identificata come Distretto Tecnologico Aerospaziale. Al Dta, capitanato da Giuseppe Acierno, aderiscono tre università pugliesi (Università del Salento, Università di Bari e Politecnico di Bari), due centri di ricerca pubblici e due privati, grandi imprese, tra cui Leonardo, Avio Aero e Sitael, e diverse piccole e medie imprese”.
Ho conosciuto personalmente Giuseppe Acierno e il Dta nel 2021 in occasione del Mediterranean Aerospace Matching (Mam) presso l’Aeroporto di Grottaglie (Taranto).
Li ho visto una organizzazione efficiente ed efficace nel dare delle possibilita’ di sviluppo non solo all’intera regione ma anche e sopratutto all’Italia.
Ricordo a tutti i nostri lettori che il comparto aerospaziale pugliese vale 1,5 miliardi di euro di fatturato, l’export supera i 340 milioni (dati 2021). Sono 7.500 i dipendenti e 500 i ricercatori. Molte aziende hanno annunciato un piano di assunzione di circa seimila giovani.
Intanto la Fiera del Levante di Bari ospiterà il prossimo a ottobre (25 e 26) la terza edizione del Drones Beyond, il più grande evento d’Europa in termini di quantità e diversità delle operazioni aeree dimostrative svolte con droni, nuove prospettive nel campo dei velivoli unmanned e degli innovative aerial services attraverso la dimostrazione di servizi svolti con drone.