Londra – E’ possibile che in Italia, nel silenzio delle istituzioni e dei media, siano scomparse nel nulla oltre 35 dipinti di proprieta’ di enti pubblici?
Pare di si.
Dove? Precisamente all’Isola d’Elba, la terza isola italiana nella quale le amministrazioni comunali ed i media locali non si sono mai interessati al problema.
Si tratta di dipinti di diversi autori che rappresentavano il territorio isolano raccolti ed esposti negli uffici prima dell’Ente Valorizzazione Elba (istituito nel 1952, primo firmatario del disegno di legge n. 2017/1951 fu Alcide De Gasperi, altri firmatari Scelba, Togni, Vanoni, Aldisio), successivamente in base a modifiche legislative, sostituito dall’Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo, poi dall’Azienda Promozione Turismo, infine dall’Agenzia Promozione Turismo, soppressa con Legge regionale 29 dicembre 2010, n. 65.
- Le agenzie per il turismo (APT), costituite in ciascuna provincia ai sensi della legge regionale 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo), sono soppresse con le modalità di cui al presente articolo.
- Le province adottano gli atti necessari a garantire lo scioglimento delle APT presenti sul proprio territorio e la definitiva cessazione delle attività relative alla pregressa gestione da realizzarsi entro e non oltre il 31 dicembre 2011.
- Le province subentrano nei rapporti attivi e passivi già in titolarità delle APT e acquisiscono il relativo patrimonio mobiliare ed immobiliare.
- Al trasferimento dei beni mobili ed immobili si provvede mediante verbali di consegna, che costituiscono titolo per trascrizioni e volture.
Una prima ricerca online e’ stata vana, sebbene il sito della Provincia di Livorno abbia un apposita sezione.
Ma veniamo ai dipinti scomparsi nel nulla.
Si tratta di 28 pittori.
Ecco l’elenco dei pittori ed i titoli delle opere scomparse nel nulla:
- Agresti – Miniera di Rio Marina
- Bacciotti – La calata
- Bandinelli – Dipinto ad olio
- Italo Bolano – Scorcio sul porto
- Bonetti – Barche sul porto
- Giancarlo Castelvecchi – Barche sul porto, Campagna, Eden, Pescatori, Grigolo, Paesaggio, Vicolo
- Daniela Chionsini – Miniere
- Franco Cigheri – Capo Bianco, Paesaggio dal Volterraio
- Claudio da Firenze – Darsena di Portoferraio
- Marcello D’Arco – Notturno
- Di Biagio – Figura Femminile
- Carlo Domenici – Gerani
- Nello Francesetti – Albero, Donna
- Garattoni- Veduta di Potoferraio
- Antonietta Lande – Olivo nella tempesta
- Nevio Leoni – Tetti di Fote Falcone
- Locatelli – Montebello
- Loffredo – Colli sul mare
- Paolo Manzi – Strada
- Mauro Marinari – La Calata di Portoferraio
- Martini – Caccia
- Moriani – Sintesi del Porto
- Nicosia – Via dell’Amore
- Petri – Casa Rossa
- Eolo Puppo – Albero, Pescatore, Parco a Villa di San Martino
- Righetti – Marina
- Tanzi – Fabbrica
- Tovoli – Vicolo
Un elbano, amante della sua terra e dell’arte in generale, negli ultimi anni si e’ interessato al problema.
Ha ricostruito l’elenco dei consultando gli inventari dei beni mobili negli “Archivi del Turismo dell’Isola d’Elba” (che sono in possesso della Provincia), poi ha chiesto (11 agosto 2023) l’ubicazione, lo stato di conservazione e altri dati relativi ai quadri a suo tempo acquistati o ricevuti in donazione dall’E.V.E. e dagli altri successivi enti e, avendo ricevuto una risposta del tutto insoddisfacente (29 agosto), ha reiterato la richiesta il 14 settembre.
Stavolta non gli hanno neppure risposto entro il termine di legge di 30 giorni e ha dovuto sollecitare ripetutamente la Provincia di Livorno, finché non è arrivata (27 ottobre) un’altra risposta, anche questa del tutto insoddisfacente.
E’ stato costretto quindi a formulare un’ulteriore istanza di accesso (13 novembre) con allegato l’elenco delle opere ricavato dagli inventari: ad oggi, nonostante ripetuti solleciti, non ha avuto alcuna risposta.
In sintesi: la Provincia di Livorno ha dato finora non risposte e non dice se ha i quadri, né dice di non averli, anche se dice di non avere verbali di consegna, di non averli inventariati, di non averli assicurati.
E nessuna amministrazione comunale dell’Isola d’Elba ha ritenuto chiedere in tutti questi anni alla Provincia di Livorno le informazioni su questi dipinti, magari per esporli al pubblico in uno dei tanti (forse troppi) musei elbani.
Per la terza isola italiana, perdere queste opere d’arte, rappresenta perdere la propria identita’, perdere la propria storia, ma sopratutto dimenticare coloro che l’hanno amata, disegnata e pitturata.
Le opere scomparse rappresentano la pittura elbana della seconda metà del novecento e potrebbero essere, se ritrovate, esposte in una potenziale e dedicata pinacoteca.
Aspettiamo che l’istituzione provinciale dia delle risposte.
continua……