“Berlino, 9 giugno 1933. Le pareti della birreria Bock sembrano dover esplodere da un momento all’altro, tanta è la gente nel locale. In questo posto impregnato di fumo e di voci, rumoroso e sovraeccitato, sta per disputarsi la sfida per il titolo nazionale dei pesi medi di boxe. Sotto gli occhi stupefatti dei presenti succede qualcosa di incredibile: un pugile giovanissimo stende in sei riprese il favorito. Il ragazzo danza sul ring. È bello, anche. I presenti, specie le donne, sono in visibilio. Lui è Johann Trollmann. È il nuovo campione di Germania. Però c’è un problema: è uno zingaro.
Da quel momento Johann diventerà un nemico giurato del regime nazista tedesco, che proprio nella boxe vedeva la più alta espressione per l’affermazione della supremazia della razza ariana. Un “nemico” amato e idolatrato dal popolo, che in lui non vede lo “zingaro” che il regime cerca con ogni mezzo di denigrare, ma un campione capace di emozionare e far sognare.”
Quella che andrà in scena al Teatro Villa Pamphilj di Roma, il 28 gennaio 2024, alle ore 11.30, in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, è una storia straordinaria di sport e diritti.
Una storia di pugni, piroette, salti veloci. È la storia del “pugile zingaro” Johann Trollmann, campione di boxe nella Germania del Terzo Reich: una storia potente e commovente che racconta la vita di un campione, della sua sfida contro una folle dittatura e delle sue devastanti conseguenze.
A portarci letteralmente sul ring Michele Vargiu, autore e attore del monologo Der Boxer – ballata per Johann Trollmann, primo capitolo della fortunata Trilogia dello Sport, che comprende opere teatrali dedicate alle figure di sportivi che si sono trovati ad avere a che fare con un contesto storico ostile. Storie straordinarie, spesso poco conosciute, ma dal grande potenziale e dal forte contenuto umano ed emozionale.
Sul palco, insieme a Michele Vargiu, le musiche di Gianluca Dessì composte e suonate dal vivo alla chitarra, si intrecciano magicamente alla narrazione.
Lo spettacolo, prodotto da Teatro Tabasco e Meridiano Zero, ha totalizzato quasi cento repliche nei teatri di tutta Italia. È stato citato in studi sul suo protagonista, Johann Trollmann, pubblicati in Francia, nel documentario di Jonathan Bonder Holocaust Histories realizzato negli Stati Uniti ed è stato visto e discusso in questi anni di vita da migliaia di studenti e spettatori in tutta la Penisola.
Una vicenda di sport senza tempo, di amore e di guerra, una discesa senza freni in uno dei periodi più bui della storia, narrata con rigore storico e senza rinunciare alle suggestioni del racconto teatrale.
Il Teatro Villa Pamphilj, con la direzione artistica di Veronica Olmi, è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura.
Lo spettacolo fa parte di “Memoria genera Futuro”, il programma di appuntamenti promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2024.