PESARO, Capitale italiana della Cultura 2024

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Nell’ambito del programma di Pesaro “Capitale italiana della Cultura 2024” e del progetto di dossier “50×50 Capitali al quadrato”, Cagli ha scelto di presentarsi e rappresentarsi attraverso il Torrione Martiniano, emblematica architettura cinquecentesca, di presidio alla città, da oltre 30 anni sede e dimora del Centro di Scultura Contemporanea, già oggetto di recente valorizzazione.
In quest’anno così importante per l’intero territorio, intorno al Torrione / Centro di Scultura contemporanea, si sono concentrati gli investimenti progettuali ed economici di Comune di Cagli, Regione Marche e Fondazione Cassa Risparmio di Pesaro per promuovere il presidio di difesa e guardia del torrione che si rigenera e trasfigura la sua funzione in “avamposto di contemporaneità” in dialogo con la città.
Tre le principali linee di azione che saranno presentate durante la Settimana in cui Cagli sarà Co-Capitale con Pesaro, traducendosi in eventi dall’8 al 14 di aprile e nei mesi successivi, sotto la cura artistica di Sandro Pascucci: un complesso ed esauriente intervento di restauro e manutenzione ovvero la sonorizzazione del “soccorso coverto”, già percorribile e in fase di ultimazione nella parte di accesso alla Rocca sovrastante, e l’inizio del restauro – con dimostrazioni aperte – di alcune sculture di “arte povera” in situ; la progettazione e produzione di nuovi contenuti artistici che prevede venerdì 12 aprile l’inaugurazione delle opere frutto del progetto dedicato agli Artisti e ai Luoghi, lungo viale della Vittoria, in collaborazione con la Casa degli Artisti di sant’Anna del Furlo, e sabato 11 maggio quella del progetto “Scultura Espansa”, nato da una suggestione del musicista elettronico Alessandro Petrolati; infine valorizzazione e promozione con l’inaugurazione del Virtual Tour che innova il rapporto tra fruitore dell’opera e l’opera stessa, sabato 20 luglio.

Il Torrione e gli eventi in dettaglio
Francesco di Giorgio Martini, sublime figura dell’ingegno e della creatività rinascimentale delle Alte Marche, progettò il Torrione, opera imponente ed emergente, all’interno di un complesso sistema difensivo, del quale rimane integra testimone, ponendosi contemporaneamente in dialogo con l’arte contemporanea, in particolare la scultura “site specific” ovvero la straordinaria raccolta di opere plastiche di Almagno, Bolognini, Coletta, Gastini, Giuliani, Icaro, Kounellis, Lorenzetti, Mainolfi, Mattiacci, Nunzio, Nagasawa, Paolini, Porcari, Scarpetta, Termini, Tranquilli, Uncini, Zorio, che abitano gli spazi rinascimentali.
Tutto nasce dall’originaria mostra “Pensieri spaziali”, che nel 1989 , per entusiasta volontà dell’Assessore alla Cultura Lucia Braccini, dell’artista cagliese Eliseo Mattiacci, del grafico e comunicatore Massimo Dolcini, riunì un primo importante nucleo di opere scultoree nel settembre 1997, sfidando il terremoto inibito dal disegno architettonico ogivale; iniziativa temporanea che diede vita al permanente Centro di Scultura Contemporanea, sotto la curatela dello storico dell’arte Fabrizio D’Amico.
Oggi, raccogliendo l’esortazione appassionata e mai sopita, dell’illustre concittadino Eliseo Mattiacci (1940 – 2019) e di tanti suoi colleghi, l’Amministrazione Comunale con il Sindaco Alberto Alessandri e l’Assessora Benilde Marini, ha riunito le proprie forze e le forze di istituzioni regionali, universitarie e bancarie, per dare concreta vita al programma qui nel dettaglio:

Restauro e manutenzione

In questo ambito è cruciale l’intervento dell’Amministrazione Comunale per l’ultimazione del restauro (iniziato nel 2013) e del recupero funzionale del “soccorso coverto”, galleria in mattoni che collega gli spazi al piano terra del Torrione, con un suggestivo percorso di 365 gradini – i giorni dell’anno – al sovrastante piazzale che ospita quel che resta dell’antica Rocca, assieme al seicentesco Convento dei Cappuccini. A partire dall’8 al 14 aprile, nella settimana Cagli con Pesaro Capitale, si potrà percorrere la salita come un “transito ascetico”, più estetico che fisico, che mette in contrappunto il sotto e il sopra, il dentro e il fuori, il buio e la luce, la natura e l’artificio, come nel pozzo capovolto di Alice, fatto risuonare come uno “strumento espanso” dal sensibile passaggio dei visitatori interpreti.
Nella stessa settimana, avrà inizio il restauro di alcune sculture legate all’ambito della cosiddetta “arte povera”, realizzate con materiali deperibili ed esposte da oltre tre decenni in ambiti semi aperti e umidi: interventi scientifici, realizzati in sede con dimostrazioni aperte e documentate di lavoro, grazie all’accordo sottoscritto con l’Università degli Studi di Urbino e ad opera della Scuola di Conservazione e Restauro del Dipartimento di Scienze Pure e Applicate (DiSPeA) con il corso dedicato al restauro delle opere d’arte contemporanea, diretto dalla Prof.ssa Laura Barattin. Iniziativa realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.

Progettazione e realizzazione di nuovi contenuti artistici
Venerdì 12 aprile alle 16.30, presso il Salone degli Stemmi, si terrà l’inaugurazione dei lavori nati dal connubio tra le imprese e il territorio nell’ambito del progetto dedicato agli Artisti e ai Luoghi in collaborazione con la Casa degli Artisti di sant’Anna del Furlo, posizionate in viale della Vittoria a contorno della scultura permanente di Eliseo Mattiacci, Segno astrale; iniziativa rivolta a coloro che pensano e realizzano “nuovi” contenuti artistici come installazioni con prodotti di scarto, da recuperare, che nascono dall’accostamento di materiali di uso quotidiano che assumono un nuovo senso estetico, nonché dall’utilizzo di tecnologie digitali ed informatiche, così da “istituire” inedite modalità percettive e fruitive e, contestuali nuovi pubblici, appartenenti alla platea dei social e delle piattaforme, piuttosto che alle stagioni artistiche o ai calendari e news convenzionali.
Sabato 11 maggio alle 17 inaugurerà il progetto “Scultura Espansa”, nato da una suggestione del musicista elettronico Alessandro Petrolati e ambientato negli spazi dell’architettura martiniana, abitata dalle opere che compongono il Centro di Scultura Contemporanea: il Torrione come una grande cassa armonica all’interno della quale visioni e suoni si incrociano dando vita ad un’esperienza sin-estetica, incontro felice e fertile tra le sensibilità visive e quelle uditive, cosicché il visitatore – fisico o virtuale – si troverà a “guardare con le orecchie o ascoltare con gli occhi”.

Valorizzazione e promozione
Sabato 20 luglio alle 17.30, presso il Cortile del Cosmo, si terrà l’inaugurazione del totem con cui si realizza un nuovo approccio al patrimonio architettonico e artistico del Centro di Scultura Contemporanea, attraverso le nuove tecnologie di catalogazione, mappatura e creazione di “percorsi in 3 D”, messe in campo sotto la guida dell’Università Politecnica delle Marche, con la direzione scientifica del Prof. Paolo Clini: un Virtual Tour che innoverà il rapporto tra fruitore dell’opera e l’opera stessa e che renderà possibile anche la realizzazione di un meta/percorso on line , capace di bypassare quelle barriere architettoniche, insormontabili fisicamente, in una struttura di oltre cinque secoli di vita.

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