“Per favorire le madri lavoratrici occorrono misure più chiare. Mettere in campo il bonus mamme è stata una scelta giusta da parte del governo, ma lo scarso utilizzo che se ne è fatto dimostra che occorre correggere il tiro se si vogliono realizzare equità, inclusione e parità sul lavoro”. Lo dichiara Floriana Tomassetti, presidente di Ecosfera Servizi Spa, che aggiunge: “Il recente rapporto dell’INPS, che evidenzia come il 40% delle lavoratrici con due o tre figli non abbia richiesto il bonus mamme introdotto dal governo, mette in luce diverse problematiche: il numero di beneficiarie a fine maggio infatti è stato significativamente inferiore alle aspettative, con 484.730 su una platea potenziale di 793.000. Le statistiche mostrano un’adesione variabile tra i diversi settori: solo il 37% delle lavoratrici agricole ha fatto domanda, contro il 56% delle dipendenti pubbliche e il 62% delle dipendenti del settore privato. Questi dati evidenziano una necessità di maggiore informazione e semplificazione delle procedure”.
“Il bonus mamme – conclude Tomassetti – nonostante le buone intenzioni, ha conosciuto un’applicazione problematica che ne ha limitato l’efficacia. La confusione sui requisiti, la mancanza di automatismi e una promozione insufficiente hanno contribuito a una bassa adesione. Per il futuro, sarebbe auspicabile una revisione delle modalità di erogazione e una maggiore trasparenza per garantire che le misure di sostegno alla natalità possano realmente raggiungere tutte le lavoratrici che ne hanno diritto”.