“PREMIO INTERNAZIONALE DELLA BONTÀ 2024

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La manifestazione vedrà la partecipazione di Autorità cittadine e nazionali e delle Rappresentanze delle Forze di Polizia civili e militari. Sarà presente anche Vincent Tummino, ex Vigile del Fuoco di New York e Presidente della International Columbia Association.
“Un evento dal suggestivo sapore simbolico e dalla forte valenza civica che ci riempie di orgoglio – fa sapere il Comitato Organizzatore dell’evento, realizzato ogni anno dall’Associazione di volontariato “Comitato della Croce”, con la collaborazione dell’Associazione Fervicredo e del Sindacato Fsp Polizia di Stato -, che trova lustro in un’iniziativa improntata al riconoscimento dovuto a coloro i quali si sono amorevolmente spesi nell’interesse degli altri, traducendo in gesti concreti quello spirito di solidarietà indispensabile per una convivenza pacifica, armonica e giusta”.
“La manifestazione punta al più generale obiettivo di riaffermare i valori strategici della legalità e della giustizia – spiega Fiorenzo Tommasi, Presidente del Comitato della Croce -, esaltando figure di eroi quotidiani e positivi che è importante indicare come esempi da seguire in ogni semplice gesto. La ventiquattresima edizione del Premio Internazionale della Bontà punterà, come ogni anno, ad esaltare l’amore che ha contraddistinto i gesti delle persone selezionate dalla Commissione perché si sono messe in evidenza per il loro impegno umano, sociale e di testimonianza”. Infatti la cerimonia viene dedicata al ricordo del sacrificio di tutti coloro che sono rimasti Vittime del terrorismo, della mafia, del Dovere e di ogni forma di criminalità.
“Un’occasione in cui non possiamo mancare – afferma Mirko Schio, Presidente della Fervicredo (Associazione Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere) -, perché è importante onorare con i gesti i valori su cui si fonda la nostra stessa esistenza, cioè la solidarietà, il coraggio, il tributo doveroso a chi costituisce un esempio per gli altri. E la ‘Giornata del cuore’, con il suo Premio della Bontà vuol celebrare tutto questo. Siamo sempre profondamente in sintonia con gli organizzatori, e lieti e orgogliosi di poter contribuire a un momento così costruttivo”.
Un pensiero condiviso anche da Franco Maccari, V. Presidente Nazionale Fsp Polizia, che sottolinea come “la difesa di legalità, giustizia, armonia sociale passa anche per queste iniziative significative e pregne di contenuti di alto valore. Riconoscere l’importanza dei comportamenti di chi viene premiato, essendosi distinto per l’impegno al servizio degli altri – conclude Maccari – vuol dire indicarlo come esempio da seguire e come emblema di principi e comportamenti positivi e virtuosi”.
La presentazione è affidata a Nicla Sguotti e la cerimonia sarà impreziosita ed animata dalla Corale “San Martino” di Campobernardo di Salgareda composta da 40 elementi e diretta dal Maestro Roberto Battistella, coadiuvata dalla pianista Maria Cristina Battistella.
Verranno premiati quali “Vincitori” dell’edizione 2024:
ELEONORA LORENZATO (Milano)
È di Vicenza ma vive a Milano da diversi anni. Da piccola cantava sempre e pensa di aver ereditato questa passione dal padre. A 8 anni ha fatto le selezioni per lo Zecchino d’Oro, poi è entrata in un coro lirico di bambini e da lì ha imparato tutto ciò che riguarda la dizione, il canto e la musica. Il padre è mancato pochi anni fa e questo evento l’ha particolarmente segnatagi continua a cantare perché convinta che il padre sarebbe felice di vedere quello che sta facendo. La madre all’inizio era scettica sulla scelta di vita di Eleonora, che ha deciso di essere una cantante di strada, oggi però la sostiene ed è al suo fianco nel percorsirapreso.
Nonostante la sua voce angelica e la notorietà arrivata grazie a una trasmissione televisiva, Eleonora continua a esibirsi in strada, rifiutando di scendere a compromessi con le dinamiche che caratterizzano il mondo dello spettacolo.
PADRE ANGELO DEL FAVERO (Trento)
Figlio di un imprenditore, proprietario di una ditta di costruzioni tra le più importanti del panorama italiano nella seconda metà del Novecento. Compie studi scientifici e si laurea in medicina e chirurgia a Bologna, specializzazio in cardiologia. Per alcuni anni fa parte dell’équipe del professor Francesco Furlanello all’Ospedale «S. Chiara» di Trento. Poi, improvvisamente, nei giorni della «grande nevicata» dell’inverno 1985, la decisione di lasciare il camice e prendere il saio: tra i Carmelitani, i religiosi che hanno chiesa e convento alle Laste, sulla collina di Trento. È stato ordinato sacerdote nel 1991. È sempre stato, come si definisce lui stesso, «un ragazzo dall’indole religiosa». Quando esercitava ancora la professione di cardiologo, ha fondato nel 1978 uno dei primi Centri di Aiuto alla Vita, nei pressi del Duomo di Trento. A questo Centro Aiuto alla Vita ha donato tutti i suoi averi, a sostegno delle mamme in difficoltà.

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