Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari

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L’ONU ha introdotto nel 2019 la Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, che dal 2020 viene celebrata ogni 29 settembre.
Le autrici del manuale “Strafood”, di recente pubblicazione per L’Airone Editrice, parlano di anti-spreco con gli esperti della Scuola di Cucina naturale LUMEN, trattando 10 super alimenti che possono diventare anche risorse alternative per creare materiali per la moda, il design e persino per l’architettura.
Arrivano dati allarmanti dal nuovo Cross Country Report dall’Osservatorio internazionale Waste Wiatcher, dedicato allo spreco alimentare nei Paesi del G7, diffusi in vista della Giornata: lo spreco alimentare domestico in Italia è pari a 2,132 milioni di tonnellate, un incremento del 32,6% in soli due anni.
Se questo trend si mantiene sarà impossibile per l’Italia raggiungere l’Obiettivo ONU di sviluppo sostenibile, che impone di dimezzare lo spreco domestico entro il 2030.
A NaturOlistica 2024, Fiera del Benessere e del Viver Sano, che si è tenuta nell’ecovillaggio LUMEN Network a San Pietro in Cerro (Piacenza), nel primo weekend di settembre, si è parlato molto di cibo e sostenibilità durante uno dei tanti convegni, tenuto da Luisa Manfrini e Paola Buzzini, autrici del libro “Strafood. Non solo cibo” (L’Airone Editrice). Il loro manuale, oltre a parlare dei benefici dell’alimentazione vegetale, dieta promossa da sempre anche dagli esperti della Scuola di Naturopatia di LUMEN, spiega come questa scelta sia anche la più sostenibile e rispettosa delle risorse naturali.
Spiega Luisa Manfrini: “Una buccia, un torsolo, un gambo: siamo abituati a trattarli come rifiuti, anche se in realtà possono essere preziose risorse. Nelle nostre case gli scarti si possono trasformare in prodotti per il corpo, fertilizzanti per le piante e tanto altro. Su scala industriale, invece, i rifiuti organici che derivano dal settore di produzione alimentare sono i materiali circolari del futuro, per settori quali la moda, il design e la bioarchitettura”.
Aggiunge Paola Buzzini: ” Essere sostenibili è meno impegnativo di quello che sembra, basta un pizzico di consapevolezza in più. Dobbiamo imparare a osservare e riprendere contatto con i nostri sensi per scegliere, preparare e consumare ciò che mangiamo”.

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